Artista e volontaria, addio al cuore grande di Danila Caseri
Impegnata nella Protezione civile, ma anche con il teatro dialettale, Danila è scomparsa a 69 anni
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di Sara Barbieri
Rivolta piange Danila Caseri, venuta a mancare all’età di 69 anni giovedì scorso, dopo una lunga battaglia con la malattia. Il suo funerale, celebrato sabato nella chiesa gremita di amici e conoscenti, ha testimoniato l’affetto e il rispetto che tutta la comunità nutriva per lei.
Rivolta piange la volontaria Danila
Una donna che, con la sua dedizione e il suo spirito altruista, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di Rivolta. Danila non era solo una presenza, ma un pilastro della vita sociale del paese. Insieme al marito Attilio, con cui ha condiviso una vita di amore e impegno, è stata una protagonista indiscussa del volontariato locale ed in particolare delle attività ricreative: dall’organizzazione delle tombole e dei tornei di burraco, alle gite al mare, fino agli eventi musicali. "Amava l’associazionismo, il far stare insieme le persone", ha raccontato con voce emozionata il marito. E questa passione per la comunità si rifletteva in ogni sua attività. Danila, infatti, aveva una grande vena artistica: si dedicava alla grafica con incredibile maestria e, come conferma Attilio, "era bravissima a disegnare". Ma non solo: la sua casa era un luogo di creatività, in cui l’uncinetto e le piccole opere manuali trovavano spazio accanto alla sua attività professionale come promoter nei supermercati, un ruolo che ricopriva non per interesse economico, ma perché "amava stare a contatto con le persone".
L'impegno nel volontariato
Inoltre, il suo impegno nel volontariato era senza limiti. È stata una delle prime volontarie nel gruppo comunale di protezione civile "La Torre", un membro attivo della Sportiva Rivoltana, ed un membro del consiglio direttivo dell'Arci.
"Ogni volta che un’associazione locale aveva bisogno di aiuto, Danila era la prima a rispondere e ad andare. La chiamavano e lei, senza esitare un attimo e con piacere, andava", ha continuato il marito, che proprio in questi giorni, ha scoperto una piacevole sorpresa sulla moglie.
"I fondi raccolti dalle tombole organizzate da Danila erano destinati a sostenere gli studi in Africa, un gesto che testimonia il suo impegno per il bene comune".
L'amore per la famiglia
Non solo volontariato. Nella vita di Danila aveva un posto privilegiato l’amore per la famiglia e per il marito Attilio, con cui ha condiviso una vita lunga 48 anni.
"Ci siamo conosciuti quando eravamo ragazzi a una festa, e da lì non ci siamo mai separati. Lei da Treviglio si è trasferita qui a Rivolta, dove abbiamo vissuto insieme", ha raccontato Attilio. E dal loro amore sono nati due figli, Andrea e Massimiliano, fisioterapista e ingegnere. Ma il più grande regalo che la vita aveva riservato a Danila sarebbe arrivato tra qualche mese: "A maggio sarebbe nata la nostra nipotina e saremmo diventati nonni, ma purtroppo non ha avuto il tempo di conoscerla".
Dalla Protezione civile al teatro dialettale
Il ricordo di Danila non è confinato solo alla sua famiglia, ma è condiviso anche da chi l’ha conosciuta e apprezzata nel suo cammino di vita. Una "collega" di Protezione civile l’ha così ricordata: "Conserverò sempre bei ricordi di quegli anni insieme". Una cara amica ha ricordato invece uno dei momenti più piacevoli trascorsi insieme "nel gioco delle carte ero sempre la tua compagna perché ero consapevole della tua bravura e quindi ero certa della vincita". E poi ci sono i compagni di "Parlàa da Riòltå", il gruppo di dialetto rivoltano di cui era allieva, che hanno sottolineato la sua passione per la lingua e la cultura locale.
"Abbiamo condiviso la nostra passione per il Dialetto Rivoltano - hanno detto - Sei stata una nostra "dialettista" della prima ora perché sentivi il bisogno di studiarlo, parlarlo al meglio, viverlo in pienezza e recuperare quelle esperienze linguistiche che le tue origini bergamasche non ti avevano permesso di assimilare in gioventù qui a Rivolta. Hai fatto tanto anche il futuro nuovo Dizionario del Dialetto Rivoltano, te ne saremo grati per sempre".
Danila non è solo un ricordo, è una testimonianza vivente di come una persona, con il cuore e la passione che la contraddistinguevano, possa lasciare un segno indelebile in tutti coloro che l’hanno conosciuta. La sua vita sarà sempre fonte di ispirazione per chi continuerà a portare avanti il suo amore per la comunità e il volontariato. Faro di altruismo, generosità e amore, Danila continuerà a vivere nelle azioni e nei valori che ha seminato.