Architetti e architette nelle classi, piccoli boltieresi firmeranno il nuovo centro storico

Un progetto prestigioso che per la prima volta esce dalla città di Bergamo.

Architetti e architette nelle classi, piccoli boltieresi firmeranno il nuovo centro storico
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Piccoli cittadini crescono. Arriva anche a Boltiere, primo paese della nostra provincia ad avviare la sperimentazione dopo la città di Bergamo, il progetto «Architetti e architette nelle classi. Lo sguardo sul paesaggio urbano» promosso e realizzato dall’Ordine degli Architetti di Bergamo. 

Architetti e architette nelle classi 


Si tratta di un percorso di introduzione alla progettazione partecipata e alla valorizzazione del ruolo attivo dei cittadini nella trasformazione del territorio. Le architette e gli architetti presenteranno alle classi la progettazione partecipata come elemento chiave per una cittadinanza consapevole e attiva, illustrando, con esempi concreti a portata di bambino, gli strumenti urbanistici e normativi che regolamentano la gestione del territorio.

Progetto prestigioso

Un progetto che ha già avuto un grande successo in città a Bergamo, dove è stato adottato già dal 2016 e che è stato anche presentato nell’ambito del prestigioso convegno internazionale «Reading the space - leggere lo spazio» organizzato dal Maxxi di Roma lo scorso 25 gennaio. La vicepresidente dell’Ordine Chiara Raffaini e la referente dell’iniziativa Mariacristina Brembilla hanno presentato il progetto durante il convegno che ha visto la partecipazione di architetti da vari paesi europei e dal Sud America, suscitando interesse e ammirazione. 

Per la prima volta in provincia 


E i piccoli boltieresi, grazie all’iniziativa della scuola e dell’insegnante Annalisa Faleschini che ha fortemente voluto portare in paese il progetto, potranno partecipare, primi tra tutti i bambini della provincia, al progetto. Il primo incontro si è svolto venerdì scorso, il primo febbraio. A confrontarsi con i bambini una pianificatrice territoriale e un’architetta: Valentina Carrara e Barbara Brena. «L’intento  - ha spiegato la vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Bergamo Chiara Raffaini - non è quello di creare dei piccoli architetti ma quello di portare nelle classi una proposta concreta di educazione civica mirata sul territorio, volta a creare dei piccoli cittadini attivi». Tra i punti cardine del progetto anche la parità di genere, veicolata attraverso un linguaggio rispettoso delle differenze che si evince già dal titolo dell’iniziativa. «L’iniziativa - ha commentato il presidente dell’Ordine Gianpaolo Gritti - è di fondamentale importanza per il rilancio della valenza etica e sociale della professione dell’architetto, che si fa interprete e mediatore delle esigenze della cittadinanza presso le istituzioni».

Un segno concreto sul territorio

Al termine del progetto i bambini potranno lasciare un segno concreto sul territorio, tramite un’opera o un’installazione. «Non solo in città, anche a Boltiere abbiamo tante cose belle da poter fare - ha commentato la sindaca Armida Forlani, anche lei architetta - Per questo ci siamo proposti all’Ordine per avviare il progetto da noi e siamo stati premiati. Siamo fieri, entusiasti e orgogliosi di ospitare questo progetto che per la prima volta esce da Bergamo. Grazie all’iniziativa anche i nostri bambini saranno parte attiva nel cambiamento di uno dei punti centrali del paese: la piazza della torre dei Caduti».

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