Approvato lo schema di convenzione per la gestione di Sant’Anna
L’Amministrazione ne affiderà per cinque anni utilizzo e organizzazione a un ente o associazione
Centro culturale sant’Anna: approvato all’unanimità lo schema di convenzione per la gestione dell’immobile. L’Amministrazione ne affiderà per cinque anni utilizzo e organizzazione a un ente o associazione; nel mentre, la speranza è quella di concludere anche i lavori di recupero e messa in sicurezza della parte ancora da ristrutturare.
Centro culturale Sant'Anna
Lo schema di convenzione per la gestione del centro culturale è stato approvato all’unanimità da maggioranza e opposizione durante l’ultima seduta del Consiglio comunale: è stato in questa sede che l’assessore alle Associazioni Patrizia Crespi ha relazionato ai presenti per sommi capi quello che sarà l’accordo di gestione, che la Giunta comunale provvederà a stilare nel dettaglio ora che ha avuto il via libera dal Consiglio.
"Oggi portiamo in votazione uno schema di convenzione, perché è intenzione di questa Amministrazione l’affidamento della gestione del centro culturale a un ente o associazione che abbia determinati requisiti - ha esordito - La concessione avrà durata di cinque anni e comprenderà sia il centro culturale che l’omonima chiesetta. Sarà prevista una parte economica al rialzo che il soggetto gestore garantirà al Comune, mentre il 60% della valutazione sarà legato alla progettualità proposta per questo spazio".
In corso il recupero
Come spiegato sempre dall’assessore Crespi, infatti, chi subentrerà nella gestione di Sant’Anna dovrà farsi carico anche delle spese di manutenzione ordinaria dell’immobile, mentre interventi di altro genere saranno concordati con l’Amministrazione comunale.
"Abbiamo in corso un bando per terminare dei lavori di recupero - ha ricordato - Non sappiamo quando riusciremo a concluderli, ma chi gestirà gli spazi dovrà rimetterli a disposizione del Comune nel caso riprendano i lavori. Allo stesso modo, l’Amministrazione potrà usufruire dell’ex chiesetta, previo accordo, per eventi o manifestazioni proprie".
Viceversa, gli incassi derivanti da eventi privati o di altre associazioni così come dai matrimoni civili saranno tutti a disposizione del gestore, il quale dovrà però far fronte anche ai costi delle utenze. Sostanzialmente unanime il favore all’iniziativa anche da parte della minoranza, con il capogruppo Graziano Pirotta che ha però chiesto dove verrà sistemata l’associazione o l’ente gestore qualora riprendano i lavori sullo stabile.
"L’idea di autorizzare mostre, eventi e manifestazioni nella parte non ristrutturata mi lascia un po’ dubbioso - ha poi aggiunto - Come farà l’Amministrazione a garantire le norme di sicurezza per l’uso di quella parte dell’immobile? Sicuramente ha il suo fascino, ma quanto a sicurezza lascia a desiderare".
Il contributo di Regione Lombardia
A rassicurare la preoccupazione del consigliere ci ha pensato il primo cittadino, Gianmaria Cerea, che ha chiarito come, con alcuni accorgimenti e una limitazione degli ingressi, si possa fruire in via provvisoria anche dell’area non ancora messa in sicurezza.
"Nel complesso crediamo sia una scelta intelligente e utile quella di riaprire la vecchia chiesetta di cui paghiamo le utenze. Dobbiamo però trovare chi abbia voglia di fruirne e di occuparsene - ha ribadito Cerea - Dal canto nostro incasseremo una quota minima di affitto, non avremo più utenze a carico e ne faremo lo stesso uso di oggi, ma senza avere l’incombenza di aprire e chiudere l’edificio ogni volta, e l’organizzazione non semplice dei matrimoni che vi si celebrano".
Come ricordato dal primo cittadino, inoltre, i fondi che Regione Lombardia avrebbe dovuto versare per la ristrutturazione dell’immobile dovrebbero ancora essere a disposizione dell’ente regionale, seppure non se ne sia saputo più nulla.
"Questo intervento fa parte di un più ampio pacchetto da 150 milioni di euro, di cui però non si è più avuto notizia - ha evidenziato - Ricordo comunque che l’edificio è vincolato e legato a Parco Adda Nord: noi abbiamo già un progetto esecutivo approvato dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali, speriamo di riuscire a realizzarlo». Al termine del confronto in Aula, l’intero Consiglio ha votato favorevolmente la bozza di convenzione, dopo che maggioranza e opposizione hanno concordato l’inserimento di un vincolo di tempo per la calendarizzazione degli eventi a Sant’Anna".