Cronaca

Appena inaugurata la Santella per Carlo Acutis è meta di pellegrinaggio

Una domenica di grande emozione a Barbata, dove è stata inaugurata la nuova santella dedicata al Beato.

Appena inaugurata la Santella per Carlo Acutis è meta di pellegrinaggio
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Una domenica di grande emozione a Barbata, dove è stata inaugurata la nuova santella dedicata al Beato.

La Santella

Un progetto fortemente voluto dal sindaco Vincenzo Trapattoni, che prosegue così il suo impegno per il restyling del paese con opere che uniscono fede, cultura e senso di comunità. La sfida era ambiziosa: realizzare l’opera entro il 25 aprile, data che era stata scelta da Papa Francesco per la canonizzazione del giovane beato durante il Giubileo degli Adolescenti. Tuttavia, la morte del pontefice, avvenuta poche settimane fa, ha rimandato l'evento, che sarà ora celebrato dal suo successore. Nonostante il rinvio della cerimonia ufficiale, Barbata ha mantenuto la promessa e ha reso omaggio a Carlo Acutis, completando la santella nei tempi previsti.

"Una giornata meravigliosa a ricordo del 25 aprile e dell’inaugurazione della cappella votiva al Beato Carlo Acutis – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Trapattoni – Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’evento, in particolare il signor Angelo Valaperta che ha donato questo meraviglioso tempio votivo a Barbata, e Don Angelo che ha reso possibile questa iniziativa. La comunità si è stretta attorno alla nuova cappella con grande partecipazione".

Meta di pellegrinaggio

Nemmeno 24 ore dopo l’inaugurazione, i primi pellegrini hanno iniziato ad arrivare:

"Lunedì alle 13 – racconta il sindaco – un gruppo di ragazzi provenienti da Parigi, diretti in Cina in bicicletta, ha fatto tappa a Barbata per visitare la cappella del Beato Carlo Acutis. Li abbiamo accolti con calore e offerto loro qualcosa da mangiare». Segno che la santella non sarà solo un luogo di devozione, ma anche di incontro e di scambio tra culture e generazioni".

Chi era Carlo Acutis

Carlo Acutis, nato a Londra nel 1991 e vissuto a Milano, è stato un ragazzo prodigio di internet e della fede. Fin da piccolo ha mostrato una spiccata intelligenza e una straordinaria sensibilità verso i più deboli. Appassionato di informatica, aveva saputo mettere il suo talento al servizio della Chiesa, realizzando una mostra sui miracoli eucaristici che ancora oggi fa il giro del mondo.Nel 2006, all’età di soli 15 anni, Carlo è stato stroncato da una leucemia fulminante. La sua breve vita, però, ha lasciato un’impronta indelebile: Papa Francesco lo ha beatificato nel 2020 ad Assisi, presso il Santuario della Spogliazione, dove oggi riposa e dove ogni anno migliaia di fedeli si recano in pellegrinaggio.

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