Animali segregati in piccoli box tra la sporcizia FOTO

Il comando di Polizia Locale di Romano, coordinato con l'Ats veterinaria ha compiuto un blitz in una struttura privata dedita a canile.

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Il comando di Polizia Locale di Romano, coordinato con l'Ats veterinaria ha compiuto un blitz in una struttura privata dedita a canile.

Il blitz

Gli agenti hanno ispezionato un casolare nella periferia cittadina dopo delle segnalazioni arrivate al comando e che indicavano malessere degli animali. L'operazione ideata per il controllo delle condizioni ha così scoperchiato una situazione di degrado igienico e sanitario. Gli animali, dieci in totale, sette cani e tre gatti, sono stati trovati rinchiusi in box angusti, di piccole dimensioni, non conformi con la normativa del regolamento di benessere animale vigente a Romano. Ma non solo. Le aree a disposizione degli animali sono state trovate in condizioni igienico sanitarie precarie, ricolme di escrementi degli animali stessi, con rifiuti sparsi ovunque.

Le sanzioni

Immediate sono scattate le sanzioni per i titolari, una coppia rumena. Ai due sono state contestate le violazioni per irregolarità concernenti: sporco, rifiuti, mancanza vaccinazioni e chip, per un totale 420 euro.

«Il benessere dell'animale deve essere riscontrato sul posto – ha detto Arcangelo di Nardo, comandante della Polizia locale - la massima capienza rispettata, la rispondenza tra quanto dichiarato e verificato sul posto, è uno dei presupposti fondanti per un corretto, doveroso e trasparente controllo verso una struttura, che seppur chiusa confinata a motivo della detenzioni di animali, deve essere però massimamente trasparente e aperta verso il pubblico, verso la collettività che osserva».

Le indagini

Ma un altro elemento ha insospettito gli agenti che ora stanno indagando sull'attività svolta dai titolari.
«La diversa razza dei cani ci ha fatto pensare ad un traffico degli animali – ha detto il comandante – ora faremo gli accertamenti del caso, per capire fino in fondo cosa succede in quella struttura. Per ora i titolari sono stati diffidati, ed è scattato l'obbligo di adeguare la struttura la regolamento del benessere animale vigente».

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