Romano

Angela e Kiko, via al processo per capire chi li aiutò a nascondersi a Romano

Al Tribunale di Bergamo la prima udienza sulla vicenda del 2016 dei due amanti in fuga dalla Svizzera e arrestati in città.

Angela e Kiko, via al processo per capire chi li aiutò a nascondersi a Romano
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Al Tribunale di Bergamo la prima udienza sulla vicenda del 2016 dei due amanti in fuga dalla Svizzera e arrestati in città.

Il processo

Chi aiutò i due amanti? Come arrivarono a Romano? E chi coprì il lor nascondiglio? Domande a cui si cercherà di dare una risposta al processo iniziato mercoledì al Tribunale di Bergamo. La prima udienza è stata rinviata per mancanza del legale difensore. Durante il procedimento dovrebbe emergere tutta la rete dei contatti che dalla Svizzera portò i due amanti in fuga fino alla Bassa bergamasca.

La fuga d’amore

Lui, Kiko Hassan, era un detenuto siriano evaso dal carcere di Zurigo nella notte tra l'8 e il 9 febbraio 2016. Lei, Angela Nadja Magdici, un'agente di Polizia penitenziaria dipendente della stessa prigione, che si era invaghita dell’uomo e l’aveva aiutato ad evadere. La loro storia d’amore criminale finì sulle prime pagine di mezza Europa e la vicenda culminò proprio con il maxi blitz, scattato il 25 marzo dello stesso anno e condotto dall’Arma al Grattacielo (in via Duca d'Aosta) di Romano. Qui infatti i due avevano cercato di ricostruirsi una vita. Documenti falsi, basso profilo e una vita perlopiù nascosta: così avevano sperato di nascondersi al mondo, almeno durante le indagini. Ma alla fine furono scoperti.

Il blitz e il matrimonio

Mettendo in scena una finta fuga di gas i carabinieri avevano quindi sgomberato il Grattacielo, riuscendo ad avvicinarsi ai due fuggiaschi quanto necessario per arrestarli. Nemmeno l’arresto però fermò la loro storia d’amore. Nel 2017 sono convolati a nozze in carcere, a Lenzburg (Argovia).

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