Alessandro Fiori nessun infarto ma calo glicemico?

Fonti vicino ai medici che avrebbero curato Fiori dopo il malore per il quale è stato ricoverato in ospedale e presto dimesso, sostengono che non avrebbe avuto un infarto, bensì un semplice calo glicemico. 

Alessandro Fiori nessun infarto ma calo glicemico?
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Alessandro Fiori: il quadro di elementi intorno alla morte del manager di Soncino a Istanbul si fa sempre più intricato.

Alessandro Fiori nessun infarto?

Come già ampiamente riferito i media turchi parevano spingere sulla pista dell’infarto, che avrebbe colpito il 33enne cremonese facendolo precipitare in acqua. Una versione che non ha mai convinto le autorità italiane. Adesso che la salma è rientrata in Italia, e stata sottoposta a una nuova autopsia, in Turchia i rumors non si arrestano. Tanto che, al momento si resta nel condizionale assoluto, alcune fonti vicino ai medici che avrebbero curato Fiori dopo il malore per il quale è stato ricoverato in ospedale e presto dimesso, asseriscono che il soncinese non avrebbe avuto un infarto, bensì un semplice calo glicemico.

Il bigliettino

Se tale rumor trovasse conferme sarebbe indebolita l’ipotesi del malore fatale e spiegherebbe inoltre le dimissioni dall’ospedale quasi immediate. Cosa stava cercando di fare Alessandro una volta dimesso dall’ospedale? Perché ha consegnato un bigliettino, ancora non decifrato con sicurezza, al tassista al posto che parlarci direttamente?

La profonda ferita alla testa

Tante le domande senza risposta, anche l’autopsia milanese ha aperto nuovi interrogativi. Dopo l’autopsia effettuata a Istanbul, la salma del soncinese Alessandro Fiori è stata portata presso l’Istituto di Medicina Legale dove la dottoressa Cattaneo, anatomopatologa di lunga e convalidata esperienza, ha eseguito un secondo esame autoptico. Secondo le prime informazioni trapelate, quella profonda ferita alla parte posteriore del cranio della vittima potrebbe essere la causa della morte del 33enne, ma per questo sono necessari ulteriori accertamenti. Non è neppure da escludersi, stando all’esito degli esami, che la ferita possa essere stata provocata da un fendente. Il cranio fracassato e il mistero su cosa potrebbe aver provocato le ferite restano due punti focali. A dare l’allarme, vedendo il corpo riaffiorare dalle acque, sarebbero stati dei passanti. Il cadavere ripescato e immediatamente trasferito presso l’istituto di medicina legale di Istanbul è stato oggetto di indagini mediche allo scopo di comprendere se le profonde ferite al cranio siano state inferte, oppure si tratti della conseguenza del fluttuare delle onde che l’hanno portato a sbattere ripetutamente sugli scogli. E’ evidente che a Istanbul si punti a dimostrare la versione della caduta accidentale, legata al presunto infarto, che spiegherebbe così le lesioni alla testa. Se dovesse essere accreditata l’ipotesi del calo glicemico le carte sarebbero rimescolate.

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