Agricoltura, oggi e domani G7 sul futuro del settore e dell’alimentazione

Ricco calendario di appuntamenti e iniziative

Agricoltura, oggi e domani G7 sul futuro del settore e dell’alimentazione
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A Bergamo  vertice sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura il 14-15 ottobre. Ricco il calendario di appuntamenti e iniziative che coinvolgono associazioni del territorio, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

Un festival con decine di eventi, laboratori

Si parla di agricoltura nel capoluogo bergamasco. Ma non solo, per accompagnare il vertice, è stato organizzato un festival con decine di eventi, laboratori, convegni. Tra questi eventi anche la conferenza di ieri pomeriggio in Villa Moroni di Stezzano, dal titolo “Coltiviamo l’Italia”, organizzata da Confagricoltura.

Verso un'agricoltura sempre più sostenibile

“Le imprese assicurano cibo sano e di qualità, sicurezza alimentare, fonti energetiche rinnovabili, assorbimento di anidride carbonica, inclusione delle fasce più deboli - ha detto il vicepresidente dell'associazione Matteo Lasagna - Stanno già dimostrando che la crescita va effettuata in chiave di sostenibilità ambientale e sociale. Però rimarcano che non può esserci sostenibilità se non c’è produttività. Sono fondamentali la ricerca e l’innovazione. Tuttavia bisogna puntare anche sull’agricoltura di precisione. Questa assicura la riduzione dell’uso di fertilizzanti, dei fitofarmaci, dell’acqua, dei combustibili fossili, ma anche un'ottimale gestione del terreno".

Il rischio della perdita di competitività

Lasagna ha evidenziato come il settore rischia di perdere competitività. Secondo l'Istat, rispetto all'anno scorso nei primi sei mesi del 2017 per l’agricoltura si è registrato un -1,3% . Ciò mentre l’economia nazionale è stata in ripresa. Inoltre migliora il saldo importazioni-esportazioni dei prodotti agroalimentari trasformati, ma non di quelli agricoli.

“Stiamo perdendo potenziale produttivo - ha concluso - questo porta a una pericolosa perdita di competitività. Dobbiamo puntare di più sugli investimenti e sulle iniziative a favore delle imprese. La politica agricola è prima di tutto politica economica. Deve puntare sulle esportazioni, valorizzare e rilanciare il made in Italy. Se le aziende hanno la capacità di stare sul mercato, di espandersi su quello mondiale, poi si rafforzano e non fanno degradare il territorio, dando così benefici importanti anche all'ambiente e all'occupazone”.

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