Ognuno ha il suo ruolo, parola di Agreo

Ognuno ha il suo ruolo. Non essere un problema, ma riscoprirsi una risorsa. E' questa la mission della cooperativa Agreo di Cologno al Serio.

Ognuno ha il suo ruolo, parola di Agreo
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"Ognuno ha il suo ruolo. Non essere un problema, ma riscoprirsi una risorsa". E' questo il motto della mission della cooperativa Agreo di Cologno al Serio.

Agreo dal 2005 per il territorio

Nata dal 2005 con l'obiettivo di dare una risposta ai bisogni collegati allo svantaggio e alla disabilità presenti sul territorio, la cooperativa da allora ha sviluppato diverse aree di intervento, dalla manutenzione del verde fino ai servizi ecologici. Grazie agli appalti, la cooperativa riesce a dare lavori ad alcune persone svantaggiate e con i ricavi si finanziano i progetti a sostegno dei ragazzi con disabilità. Questo ramo nasce nel 2008. Si occupa di quelle persone non collocabili – o difficilmente collocabili – attraverso laboratori artigianali di articoli regalo, gadget e bomboniere.

Originalità nei progetti

Il punto di forza di Agreo è principalmente l'originalità dei progetti, unita anche al profondo legame con il territorio. Moltissime sono le collaborazioni con le associazioni colognesi, con la scuola e con privati. Il progetto più recente riguarda la collaborazione con la croissanteria “La Rocca”. L'idea arriva nel 2016 e diventa realtà grazie al finanziamento ricevuto dalla società Mei system di Ponte San Pietro.

Il lavoro in croissanteria

Alcuni ragazzi si sono prestati ad essere camerieri all'interno della rinomata croissanteria del paese. Partito in via sperimentale, il progetto è stato riproposto nel 2017 e nel 2018. Servire ai tavoli dei clienti è stato di grande stimolo per i ragazzi disabili che hanno partecipato all'iniziativa. I ragazzi si sono presentati in divisa, hanno imparato le abbreviazioni per prendere gli ordini. Insomma si sono confrontati con una realtà professionale nuova.

Passi da gigante

“I ragazzi hanno fatto passi da giganti – ha spiegato la tutor Ester Pelucchi, che affianca i ragazzi durante il servizio – alcuni prima non facevano fatica a relazionarsi con un estraneo e invece ora sono più disinibiti, più sicuri di sé. Ma soprattutto, trovando un proprio ruolo, si sentono appagati”.

L'entusiasmo dei ragazzi

Dello stesso entusiasmo anche la titolare del locale, Monica Poloni. “Appena è stato proposto il progetto – ha confessato – ho accettato subito senza dubbio alcuno. Anzi pian piano, quando vedo che i ragazzi si sentono più sicuri do altri incarichi. Li responsabilizzo. Ad esempio ora iniziano a prendere confidenza con la macchina del caffé. E ora guai a non venire in croissanteria. Per loro questo posto è di grande stimolo”. E proprio sul dare più stimoli si gioca tutta la linea “educativa” della cooperativa.

Chiedere 10 per avere almeno 1

“Magari posso sembrare troppo esigente – ha detto Sara Bonacina, socia della cooperativa - ma spesso chiedo ai ragazzi come preferiscono essere trattati e sono loro i primi a rispondere da adulti. Perché se anche si chiede dieci e si riceve uno, è sempre qualcosa di importante. Se invece non si chiedesse nulla i ragazzi non crescerebbero e non diventerebbero autonomi”.

Autonomia prima di tutto

L'autonomia dei ragazzi è fondamentale. Tante sono le iniziative pensate insieme alle educatrici. In primis il progetto in cui i ragazzi si trovano in un appartamento cucinando, pulendo e organizzando la casa – proprio secondo un'ottica di dare indipendenza ai ragazzi. Della stessa linea i progetti per orientarsi e usare il telefono in caso di bisogno, così come quelli del mantenimento scolastico, pensato con un'ottica molto pratica. Dalla fondazione, la cooperativa si è sempre sostenuta autonomamente, anche se la generosità colognese si è fatta sentire tramite donazioni da parte dei Bykers e Conad Spa.

"E' difficile stare in piedi, ma ce la metteremo tutta"

“Quest'anno speriamo che gli appalti vengano riconfermati – ha spiegato Stefania Boschi, una delle responsabili della cooperativa – è sempre più difficile stare in piedi, ma noi ce la mettiamo tutta. Perché Agreo è importante per l'intera comunità, dà una seconda opportunità agli svantaggiati e li reinserisce nel tessuto sociale. L'anno scorso abbiamo chiesto per la prima volta un contributo al Comune e speriamo che anche quest'anno ci venga incontro. Il nostro motto è semplice. Ognuno ha il suo ruolo. Senza la cooperativa, molti ragazzi ora si sentirebbero spaesati. Siamo diventati un punto di riferimento per loro”.

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