Treviglio

Addio all'ironia di Annita Baruffi, una vita per la cultura e la famiglia

Per uscire dall’isolamento del lockdown si era addentrata, nonostante l’età avanzata, nel mondo dei social diventandone una protagonista.

Addio all'ironia di Annita Baruffi, una vita per la cultura e la famiglia
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Per uscire dall’isolamento del lockdown si era addentrata, nonostante l’età avanzata, nel mondo dei social. E in poco tempo ne era diventata una delle protagoniste. Tanto che quando sabato scorso si è sparsa la voce che Annita Baruffi, classe 1932, si era spenta pochi giorni dopo essere stata colpita da un malore, sono stati migliaia i messaggi di cordoglio su Facebook.

Annita Baruffi

Alcune persone sono persino arrivate da paesi della provincia lontani qualche decina di chilometri per visitare la salma e portare le loro condoglianze alla famiglia. Una scomparsa inaspettata quella di Annita Baruffi, tanto che a Natale e a Capodanno, ancora in piena forma, aveva partecipato ai consueto pranzi con la numerosa famiglia e con la consueta vivacità. Personaggio versatile e di grandi capacità comunicative, era la più anziana tesserata del circolo cittadino del Pd. Era sempre attenta alla politica locale e pronta a riprendere l'Amministrazione comunale con ironia e sagacia.

Studentessa dell'Oberdan

Annita Baruffi, seppur nativa di Caravaggio, aveva iniziato a vivere a Treviglio già da adolescente come interna delle scuole medie del Collegio degli Angeli. Una scelta voluta dai genitori ritenendolo un luogo più sicuro essendo in corso la guerra. In seguito si è iscritta all’Istituto Tecnico "Oberdan" di Treviglio, dove aveva conosciuto il docente di matematica Ermete Valenti, con cui si erano successivamente fidanzati. La coppia convolò a nozze nel 1954 e dal loro amore sono nate le due figlie Donata e Fulvia. Purtroppo il professor Valenti morì prematuramente nel febbraio del 1975, lasciando la moglie e le due figlie ancora studentesse.

Annita Baruffi (la prima ragazza da destra) ai tempi degli studi all'Oberdan

Una vita attiva sino alla fine

Annita Baruffi non si perse però d'animo e trovò lavoro presso le segreterie scolastiche, permettendo alle figlie di completare il loro percorso formativo. In seguito, i suoi interessi sono stati vari: dai viaggi culturali, agli approfondimenti tematici, curiosità che si sono amplificate appena giunta al pensionamento che l’ha vista diventare partecipe di varie associazioni, fino all'iscrizione alla Università della Terza che ha frequentato con passione e interesse. Ha mantenuto inoltre i legami di amicizia con gli ex studenti dell'Oberdan, in particolare con quanti si sono distinti in vari ambiti socio economici e culturali. I funerali di Annita Baruffi, molto partecipati, sono stati celebrati martedì pomeriggio nel Santuario della Madonna delle Lacrime.

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