Verdello

Addio al "papà" del "Basket Verdello" Giovanni Agostinelli

Agostinelli, scomparso lo scorso 21 gennaio all’età di 77 anni, è ricordato da molti come una persona disponibile, dall’innata gentilezza e dal sorriso pronto

Addio al "papà" del "Basket Verdello" Giovanni Agostinelli
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"Uno sportivo nell’anima, con lo spirito del volontario e tanta passione per seguire i più giovani". Sono le parole con cui Valerio Rovaris, ex presidente del "Basket Verdello", ha ricordato Giovanni Agostinelli padre fondatore (insieme a Noè Bussini e a un gruppo di appassionati) della società sportiva nata nel 1969 a pochi mesi dall’inaugurazione della palestra del nuovo oratorio di Verdello.

Addio al fondatore del "Basket Verdello"

Agostinelli, scomparso lo scorso 21 gennaio all’età di 77 anni, è ricordato da molti come una persona disponibile, dall’innata gentilezza e dal sorriso pronto che per anni ha retto e fatto crescere una delle prime società sportive della bergamasca.

"E’ stato il nostro primo presidente ed è rimasto in carica dal 1970 (anno della prima affiliazione Fip) per oltre vent’anni - ha ricordato Rovaris - Il primo ritrovo della società era il bar Enal che la sua famiglia gestiva in via Cavour, davanti al Comune. Fummo tra i pionieri in provincia di Bergamo: la quarta squadra più anziana dopo Albino, Trescore Balneario e Terno d’Isola, ma prima di Brignano, di Treviglio e persino di Bergamo".

Agostinelli, poco più che ventenne diventò subito un punto di riferimento.

"Eravamo in Promozione, ma all’epoca si arrivava a giocare anche a Milano e Como - ha aggiunto Rovaris - Giovanni era sempre disponibile, sia finanziariamente che umanamente, per sostenere la società".

A Comun Nuovo l'avventura nel calcio

Poi il passaggio di consegne con la presidenza passata proprio nelle mani di Rovaris.

"E’ rimasto come presidente onorario per qualche anno affiancandomi nei primi momenti del passaggio - ha ripercorso Rovaris, rimasto anche lui alla guida del sodalizio per una ventina d’anni - Poi si era trasferito a Comun Nuovo dove ha iniziato a seguire la squadra di calcio locale, diventandone presidente. La sua passione sportiva non si è mai fermata".

Proprio a Comun Nuovo, il 23 gennaio sono stati celebrati i funerali alla presenza di tanti amici che negli anni hanno condiviso con lui lavoro a passioni. Agostinelli lascia la moglie Gabriella, i figli Chiara e Marco, la sorella Franca e il fratello Giancarlo.

Un "terzo tempo" rimasto nel cuore

Un uomo stimato e apprezzato che ha sempre difeso il "bello" dello sport.

"In quei primi anni anche io giocavo e nelle trasferte spesso si giocava su campi all’aperto, anche d’inverno - ha raccontato Rovaris - Giovanni ci seguiva sempre e ci portava qualcosa di caldo da bere, poi, dopo la partita, si andava tutti al bar dei suoi genitori per un “terzo tempo” fatto di risate e di voglia di stare insieme".

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