Si è spento a causa di una rara malattia l’imprenditore Alberto Locatelli, sulla quale i sanitari vogliono indagare e quindi è stata disposta l’autopsia. Una dipartita che ha scosso Basella, frazione di Urgnano, dove il 76enne, che nel 1998 aveva fondato l’albergo-ristorante-bar “Quadrifoglio” insieme alla moglie Luigina Foresti, era molto conosciuto e stimato.
Alberto Locatelli stroncato da una rara malattia
Locatelli, padre di tre figli (Eugenio, Cristina e Anna) da qualche tempo aveva manifestato problemi di salute ma la situazione è precipitata all’improvviso giovedì 6 febbraio, lasciando la famiglia impietrita.
“Aveva qualche disturbo ma fino a un mese fa il neurologo non riteneva fosse una cosa particolarmente seria – ha spiegato la moglie con gli occhi velati di tristezza - pensava si potesse risolvere con l’intervento di una psiconeurologa, invece mercoledì notte Alberto è stato male e i medici dell’ospedale di Seriate lo hanno sottoposto a delle analisi senza tuttavia capire se il malessere fosse causato da un virus o da un batterio. E’ mancato giovedì 7 nel pomeriggio. Per questo hanno deciso di sottoporlo ad autopsia”.
Dall'edilizia alla ristorazione
Locatelli aveva cominciato come impresario edile e poi, conosciuta la futura consorte che dal 1985 lavorava nel settore della ristorazione a Sarnico - precisamente nel ristorante “Panorama”, nel 1992 - ha deciso di fare il grande salto. Quindi, nel 1998, insieme hanno dato vita a un'attività nello stesso stile anche a Basella.
“La sua famiglia stava per vendere un vecchio cascinale e così lo abbiamo acquistato noi, trasformandolo nel ristorante-albergo-bar di oggi – ha continuato Luigina - Abbiamo lavorato tanto insieme, io in cucina e lui in sala e alla cassa, poi una dei nostri figli, Anna, più di 20 anni fa ci ha affiancato facendo un po’ da jolly. Anche se non come prima, Alberto era sempre presente perché teneva molto al lavoro. Per via dei suoi problemi avevamo ridotto un po’ la ristorazione, concentrandoci di più sull’albergo, che è meno impegnativo, ma lui ci spronava a fare di più. Era un uomo molto alla mano, che amava stare con la gente”.
I sacrifici della coppia sono stati ripagati dalla fama che l’attività si è guadagnata nel tempo, certificata dalla presenza per anni sulla prestigiosa guida “Michelin”. E tra i clienti più illustri che sono passati nel locale c’è anche il cantante dei Pooh Roby Facchinetti, nel 2005.
“Attendiamo la salma che verrà tumulata nel cimitero cittadino – hanno concluso i familiari - ma per l’esito dell’esame autoptico ci hanno detto che ci vorrà almeno un anno se non due”.
Luigina Foresti, Roby Facchinetti e Alberto Locatelli