Addio a Santina Manenti, volontaria generosa
Attiva nella "Fondazione Balicco", nella parrocchia, nella Caritas e nell'Unitalsi, si è spenta domenica scorsa a 85 anni dopo una vita spesa per gli altri

Un’esistenza dedicata agli altri, in particolare ai bambini e agli anziani, ma chiunque avesse bisogno di una mano sapeva di poter bussare alla sua porta. E ora la città di Martinengo piange Santina Manenti, che si è spenta domenica scorsa a 85 anni, nell’amata casa di riposo "Balicco", dove aveva lavorato come dipendente e, una volta in pensione, svolto il servizio di volontaria fino al 2020.
Si è spenta Santina Manenti, una vita spesa per gli altri
Un cuore grande, che aveva sempre bisogno di dare, i familiari e le tante persone che hanno conosciuto Santina ne portano tanti esempi. Lei, che era rimasta orfana di madre alla tenera età di quattro anni, portava in fondo all’anima un dolore profondo e sentiva dentro la necessità stare vicino ai più fragili.
"Era la quinta di sette fratelli, la mamma morì a 32 anni, ma per fortuna viveva in cascina e c’erano la nonna e le zie - ha raccontato la famiglia - Sin da ragazza aveva cominciato a lavorare come cuoca a Milano, in un istituto per orfani, tornava a casa due o tre volte l’anno, per le feste e in estate. Non si è mai sposata ed è rimasta in casa con uno zio e il padre, una figura molto importante per lei".
Lasciata la metropoli dopo anni, Santina aveva trovato lavoro nella «Fondazione Balicco», sempre come cuoca.
"Ha lavorato lì per decenni, abitava a 200 metri dalla Rsa, che era diventata la sua seconda casa - ha proseguito ancora la famiglia - infatti dopo la pensione è diventata volontaria. Una vita spesa per gli altri, a volte trascurando se stessa: aveva qualche problema alla schiena ma non si è mai risparmiata. Donava tutto, al punto che quando due mesi e mezzo fa è stata ricoverata in ospedale a causa della frattura a un femore, non aveva le camicie da notte... La diocesi a metà degli anni ‘80 le aveva persino assegnato il 'Premio Bontà'. Lei doveva sempre aiutare e, quando le sue condizioni l’hanno costretta a diventare ospite della casa di riposo, non ha accettato di dover passare dall’altra parte ed essere accudita... piano piano si è spenta. Ha vissuto una vita piena facendo del bene e tanti la ricorderanno".
Una donna molto religiosa l’85enne, teneva molto al fratello Domenico, padre alla “Sacra famiglia”, e lei stessa era diventata ministro straordinario dell’Eucaristia. Era altresì volontaria in parrocchia, nella Caritas e in Unitalsi. Non mancava però di essere anche una zia affettuosissima: non avendo figli stravedeva per i suoi nipoti.
I funerali
Alle esequie, concelebrate martedì dal parroco monsignor Vittorio Bonati insieme ad altri sacerdoti, tanti hanno voluto renderle l’estremo omaggio. Don Daniele Belotti, con il quale aveva avuto un rapporto stretto, nell’omelia ha ricordato diversi episodi della sua vita ma anche la tristezza che leggeva in lei per non aver quasi conosciuto la madre.
"Quest’ultimo tassello del puzzle, che è la vita - ha detto - Gesù lo posizionerà, felice di accoglierla nel suo paradiso, vicino alla mamma".
Prima del termine del rito funebre, Alba, una donna di origine sudamericana che appena arrivata Santina aveva accolto nella sua casa, ha voluto leggere un messaggio d’affetto sincero.
"Cara Santina, oggi ti salutiamo con il cuore colmo di tristezza, ma anche di profonda gratitudine - ha detto - Da quel lontano 2001, quando le nostre strade si sono incrociate, hai saputo essere per me molto più che un’amica: sei stata una presenza sincera, forte, generosa. Una di quelle persone rare, che entrano nella vita con discrezione e poi restano per sempre. Hai condiviso con me momenti belli e difficili, sempre con il tuo sorriso, il tuo spirito buono e la tua capacità di ascoltare. Sei stata la mia madrina nella fede e anche quella di mia figlia: un gesto che racchiude tutto il tuo affetto e la tua importanza nella nostra vita. Non lo dimenticheremo mai. Oggi il dolore è grande, ma anche l’onore di averti conosciuta. Mi mancheranno le nostre chiacchierate, i tuoi consigli, la tua voce. Ma so che il tuo amore continuerà a vivere in chi ti ha voluto bene, nei gesti che hai compiuto e nei cuori che hai toccato. Ti porto con me, Santina, in ogni preghiera, in ogni pensiero. E ti ringrazio per tutto quello che sei stata. Con infinito affetto".
Il feretro è stato tumulato nel cimitero cittadino.