Lutto

Addio a Meri Biava, la "signora delle lane"

Fino al 2013 aveva gestito il negozio “Monti filati”, di via Sangalli.

Addio a Meri Biava, la "signora delle lane"
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Meri Biava se n’è andata il 14 agosto scorso, circondata dall’amore della sua famiglia, che le è stata accanto fino alla fine.

Addio a Meri Biava, la "signora delle lane"

Per tutti, a Treviglio, era “la signora delle lane”, ma per la figlia Germana, il genero Cesare e i nipoti Alessandra e Nicola era “nonna Lilli”. Aveva 98 anni, una lunga vita, trascorsa fino al 31 dicembre del 2013 dietro il bancone del negozio di famiglia, “Monti filati”, di via Sangalli. Dal 1949 era il suo regno, la sua seconda casa. E pensare che lei, sfollata a Treviglio dal Piemonte in tempo di guerra, mai avrebbe pensato di diventare un'imprenditrice.

Un'attività aperta nel 1913

"Fu mio suocero Giuseppe con la moglie Innocente ad aprirlo nel novembre del 1913 – aveva raccontato al Giornale di Treviglio nel novembre 2013, poco prima di abbassare la serranda - Vendevano tessuti e telerie al minuto e all'ingrosso per negozietti dei paesi. Allora c'era l'usanza di preparare il corredo di dote. Una spesa notevole per le famiglie, tanto che si pagava a rate: ricordo ancora i libretti dove annotavamo i pagamenti. L'unico filato allora era la lana in matassa della Lanerossi che veniva usato per confezionare la coperta di dote".

In negozio dal 1949

"Io sono arrivata in negozio come coadiuvante nel '49, subito dopo il matrimonio. Nel '62, dopo la morte di mio suocero, siamo subentrati io e mio marito Piero nella conduzione. Con l'avvento dei grandi magazzini l'usanza della dote andava calando, in compenso aumentava la richiesta di filati. Dalla Lanerossi si era passati alle marche straniere e poi negli anni '70 alle filature italiane di pregio, come Crosa, Primavesi, Lana Gatto e Grignasco. Era l'epoca dell'angora, del mohair e del buclè, il cachemire invece è venuto dopo.

Al timone dal 1991

Nel '91 mio marito è morto e io mi sono trovata di colpo imprenditrice con l'aiuto di mia figlia Germana. Negli ultimi anni però la clientela è cambiata: si è riscoperto l'artigianato, ma anziché maglie oggi si fanno collane e ora è arrivato il momento di lasciare".

Da allora Meri, o “Lilli” come la chiamavano i suoi, si è dedicata interamente alla famiglia e agli adorati nipoti, che l’hanno accompagnata al suo viaggio eterno

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