Caravaggio

Addio a Domenico Mascaretti, per anni volto del Bar Caravaggio e del centro sportivo

Aveva 80 anni. Oggi, lunedì 17 luglio, in tantissimi hanno partecipato alle esequie.

Addio a Domenico Mascaretti, per anni volto del Bar Caravaggio e del centro sportivo
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Si è spento all'improvviso Domenico Mascaretti, ex gestore del Bar Caravaggio e del centro sportivo di piazzale Morettini. Aveva 80 anni. Oggi, lunedì 17 luglio, in tantissimi hanno partecipato alle esequie celebrate nella chiesa parrocchiale per rendergli l'ultimo omaggio.

Domenico Mascaretti primo gestore del centro sportivo

Caravaggino doc, classe 1943, Mascaretti era un uomo riservato ed eclettico, che nella vita si è occupato di attività diverse, ma per i caravaggini lui e la moglie Ines Bertocchi sono indissolubilmente legati al Bar Caravaggio e al centro sportivo, che hanno gestito per anni.

"Era figlio di agricoltori e da giovane faceva il meccanico - ha raccontato la moglie - poi ci siamo sposati, io avevo 19 anni e lui 23. Nel 1972 abbiamo preso il Bar Caravaggio e tanti ragazzi che sono passati a fargli visita in questi giorni ricordavano ancora quando li richiamava dicendo "Uè, ocio eh..."perché si avvicinavano a nostra figlia Barbara che serviva ai tavoli... Scherzando lo chiamavano l'uomo lupo... Alle 5.15  aprivamo e, visto che allora non c'era la Rivoltana, passavano i bresciani per la colazione e poi ritornavano la sera. Tanto lavoro ma altrettante soddisfazioni. Poi è nato il centro sportivo e l'Amministrazione dell'epoca ci ha proposto la gestione, era il 1980: anni bellissimi, seppur pieni di sacrifici: c'erano le gare delle bocce e tante compagnie che venivano dal circondario. Non facevamo solo bar ma anche cucina, era una grande famiglia.  Ricordo che quando nasceva qualche discussione per le competizioni Domenico mandava me a placare gli animi, lui era un uomo buono e non riusciva proprio ad alzare la voce".

La coppia ha poi lasciato l'attività e Domenico ha ritirato una serigrafia, infine ha aiutato la figlia Barbara nel suo asilo, aperto nel 2006.

"Era il nonno di tutti i mie 70 bambini - ha raccontato sorridendo - oltre che il factotum della struttura: qualsiasi cosa servisse o si rompesse ci pensava lui. E' rimasto con noi fino alla metà dello scorso marzo, quando ha avuto una polmonite e una spondelite, che gli ha creato problemi alla schiena".

 

Una morte improvvisa

Mascaretti aveva subito un intervento per il distaccamento della pleure dal polmone ma era andato tutto bene.

"Domenica della scorsa settimana si trovava nella nostra casa in montagna, a Selvino - ha affermato ancora la figlia - stava bene tenendo conto della sua situazione. Poi martedì ha accusato delle palpitazioni e la guardia medica ha suggerito il Pronto soccorso. Ci siamo recati al Papa Giovanni XXIII e mercoledì ha avuto un crollo verticale per un problema al polmone. E' stato necessario trasferirlo all'hospice. E' mancato venerdì, ma serenamente perché ha sempre avuto una prospettiva di guarigione".

Ai funerali hanno partecipato in tantissimi, segno del grande affetto della comunità che lo accompagnato nel suo ultimo viaggio. Dopo la cremazione, le sue ceneri riposeranno nel cimitero cittadino.

 

 

 

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