Brignano

Addio a Claudio Nisoli, artigiano del legno e "prima ruota" del Carroccio

E' stato uno dei fondatori della Lega nella Bassa.

Addio  a Claudio Nisoli, artigiano del legno e "prima ruota" del Carroccio
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Brignano dice addio a Claudio Nisoli, artigiano del legno e tra i fondatori della sezione locale della Lega Nord, all’inizio degli anni Novanta.

Addio a Claudio Nisoli

Aveva 79 anni e si è spento, domenica, dopo un’operazione di emergenza, all’ospedale di Treviglio, dove era stato ricoverato in Pronto soccorso per un malore. «Stava bene, non era malato, è successo tutto all’improvviso – ha raccontato Alessandro Nisoli, architetto brignanese e assessore all’Urbanistica a Treviglio – E’ stato male, l’ambulanza lo ha portato in ospedale e domenica purtroppo è venuto a mancare: era un uomo buono, un grande lavoratore, stimato da tanti concittadini qui a Brignano. Era considerato un saggio».
A ricordarlo le parole commosse del figlio Alessandro.

Tra i primi militanti del Carroccio nella Bassa

«Era da sempre un militante della Lega – ha detto – Nei primi anni Novanta aveva fondato, insieme a pochi altri la sezione di Brignano, ma non aveva mai tentato la carriera politica, amava il lavoro che faceva, c’era la famiglia, la politica era una passione, sebbene grande: poi all’inizio degli anni Duemila l’allora presidente della “Casa Ospitale don Pietro Aresi”, Emilio Ferri, lo aveva chiamato nel Consiglio di Amministrazione, ed era rimasto nel gruppo sino al 2010». Negli ultimi anni, poi, non aveva mai smesso di partecipare alla vita della sezione politica e a svolgere un ruolo nel volontariato locale.

Claudio Nisoli aveva avuto due figli maschi ed era nonno di due nipoti, un maschio e una femmina. I funerali si sono svolti mercoledì mattina, nella parrocchia di Santa Maria Assunta, alla presenza di tanti conoscenti, amici e parenti. Tra le attestazioni di cordoglio, anche quella di Daniele Belotti. «Mi dispiace davvero tanto – ha dichiarato il deputato leghista – Silenzioso e pacato, il mitico Claudio è stato un vero punto di riferimento della Lega bergamasca, e in particolare nella Bassa. E’ stato tra i primi militanti all’inizio degli anni Novanta e in tempi più recenti ho avuto l’onore di premiarlo per la sua storica militanza: se lo meritava per tutto quello che ha dato alla Lega».

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