Blitz nel milanese

Abiti contraffatti, e migliaia di euro sottovuoto: nei guai due giovani di Romano e Morengo

Da Colmar a Prada, da Dsquared2 a Fendi: una boutique online rifornitissima, quella gestita da un morenghese e un romanese. Peccato fossero falsi.

Abiti contraffatti, e migliaia di euro sottovuoto: nei guai due giovani di Romano e Morengo
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Colmar, Dsquareds, Fendi, Luis Vuitton, North Face, Balmain, Gucci, Prada... Una boutique online rifornitissima, quella gestita da due cittadini di Romano e di Morengo. Peccato che gli abiti in vendita fossero tutti tarocchi. Per questo, un 23enne e un 33enne sono fini nei guai, e uno anche denunciato a piede libero per ricettazione dalla Polizia di Stato, dopo una lunga indagine e diverse perquisizioni avvenute proprio nella Bassa bergamasca. Uno dei due aveva nascosti in casa ben 27mila e 500 euro in contanti, addirittura conservati sottovuoto. Ne dà notizia Primalamartesana.it

Smantellato un vasto commercio di abiti griffati tarocchi

Tutto è partito quando i poliziotti del Commissariato di Sesto San Giovanni, nei giorni scorsi, hanno fermato un'automobile durante un pattugliamento di routine. A bordo c'erano il 23enne e il 33enne, vecchie conoscenze delle Forze dell'ordine. Da qui la decisione di approfondire e perquisire l'auto. Nel bagagliaio del veicolo (intestato a un'altra persona estranea ai fatti) gli agenti hanno rinvenuto numerose felpe griffate complete di etichette, due borse da donna marca Fendi e Louis Vuitton, diverse cinture (anch'esse riportanti marchi importanti della moda), 1.600 euro in contanti suddivisi in vari tagli e un dispositivo "jammer", utilizzato come disturbatore di frequenze e spesso per eludere gli allarmi, oltre a vari arnesi atti allo scasso.

Le indagini dopo il controllo su strada

I contanti, il disturbatore di frequenze e il materiale da scasso sequestrati dalla Polizia di Stato di Sesto.
Dopo il controllo su strada, gli agenti della Squadra volante e della Sezione investigativa del Commissariato hanno avviato ulteriori accertamenti. Ed è emerso come uno dei due fermati avesse appunto avviato una fiorente attività di vendita di capi di abbigliamento contraffatti, con una vasta clientela con la quale venivano presi accordi sui social network in merito al prezzo e al luogo della compravendita. A casa dello stesso soggetto, gravato da precedenti per spaccio di stupefacenti, sono spuntati, occultati all’interno di una scatola, altri 27.500 euro, impacchettati con una macchina per fare il sottovuoto. Un tesoretto di cui l'uomo non ha voluto giustificarne la provenienza. E' stato denunciato per ricettazione, commercio di prodotti contraffatti e spaccio di sostanze stupefacenti (dalle chat sono emerse prove che confermerebbero anche questo "ambito di mercato"). Al complice, invece, pregiudicato per reati contro il patrimonio, sono stati ricondotti il possesso degli arnesi da scasso e il dispositivo Jammer. Sono residenti entrambi nella Bergamasca, rispettivamente a Morengo e a Romano di Lombardia. Ma i poliziotti sestesi hanno eseguito perquisizioni anche a Caravaggio e anche a Bergamo.

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