A scuola per diventare piccoli Alpini

Il camp estivo torna per il terzo anno con un'esperienza di volontariato in mezzo alla natura a Cascina Reina (Caravaggio).

A scuola per diventare piccoli Alpini
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La scuola è finita: e adesso? E' tempo di camp estivi: un tempo prerogativa esclusiva di Comuni e oratori, oggi sono di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ecco qualche proposta dalla Bassa.

Piccoli Alpini crescono

L’importanza di fare squadra e sapere come comportarsi in caso di emergenza. Sono gli obiettivi del camp estivo «Gli alpini di domani» dedicato ai ragazzi e alle ragazze dai 9 ai 12 anni.

Natura e volontariato

Un’esperienza a contatto con la natura e con le realtà di volontariato che operano da anni sul territorio. Il campo, promosso per il terzo anno dagli alpini della zona 28 (Caravaggio, Treviglio, Calvenzano, Casirate, Misano, Pagazzano, Mozzanica, Castel Rozzone e Brignano), quest’anno trasloca dal parco del Roccolo all’agriturismo «Cascina Reina» a Caravaggio. Dal 25 giugno al 1 luglio i cadetti verranno accolti all’interno di un vero e proprio campo di Protezione civile dove dormiranno (rigorosamente in tenda), mangeranno e svolgeranno le attività.

Addio cellulari per un'esperienza educativa

Aboliti i cellulari (e limitati i contatti con l'esterno) per un’esperienza piena ed educativa. Al campo parteciperanno gli alpini, anima dell’iniziativa, la Croce rossa di Caravaggio e Treviglio, i Vigili del fuoco di Treviglio, il Cai Treviglio, la Protezione civile con il supporto del Com.
«Il campo sarà simile a quelli che vengono allestiti in caso di calamità come è successo nei paesi terremotati - ha spiegato il coordinatore del Gruppo alpini di Caravaggio Samuele Minetti - i ragazzi impareranno molto, ma si ci sarà spazio anche per il divertimento».

Simulazione di emergenze: s'impara giocando

Insieme ai capisquadra (ragazzi/e dai 16 ai 18 anni) parteciperanno a simulazioni di incendio boschivo, arrampicata, orienteering, comunicazione radio, primo soccorso, allestimento campo e tanto altro. Il sabato prenderanno parte a una simulazione di emergenza che verrà ripetuta poi la domenica davanti ai genitori. «L’obiettivo è insegnar loro a fare squadra - ha detto Minetti - agire in gruppo è il modo migliore per dare soccorso a chi ha bisogno».

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