"A Fara deriva autoritaria": il gruppo di minoranza si dimette - TreviglioTv

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Redazione 13 maggio

Il gruppo di minoranza "Obiettivi Comuni" si ritira sull'Aventino, questa volta definitivamente. Troppi rospi ingoiati per Matteo Seghezzi (capogruppo di minoranza) e i suoi.  Ma la (prossima) assunzione in Comune del marito della sindaca è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. "Sulla vicenda abbiamo riferito in Prefettura" ha annunciato il gruppo.

L'annuncio shock è arrivato ieri sera durante il Consiglio comunale. A comunicarlo è stato Davide Pizzetti, il quale, commentando il rendiconto del 2016, ha alla fine annunciato che l'unico gruppo di opposizione si sarebbe dimesso in blocco a partire da quel momento. Molte sono le ragioni - hanno spiegato - che hanno spinto i consiglieri di minoranza verso questa decisione. "Dopo un rendiconto di questo tipo, che dimostra una cattiva Amministrazione - ha detto Pizzetti - e dopo anni di pessima gestione in cui mai una volta i nostri suggerimenti sono stati ascoltati, mi chiedo quale sia il nostro scopo in Consiglio. Noto che Fara sta prendendo una deriva autoritaria, dopo che la sindaca ha concentrato su di sé tutti i poteri. Il controllato è diventato il controllore, così succede solo nelle monarchie o nelle dittature". Pizzetti inoltre ha ricordato, tra le ragioni che hanno spinto alle dimissioni, il regolamento "bavaglio", che concede ai consiglieri di intervenire per soli cinque minuti, facendo perdere di fatto la libertà di espressione, limitando di gran lunga il potere di controllo sull'operato della Giunta. Ed è su questo punto che Pizzetti ha voluto concentrarsi. "Vorrei ricordare ai consiglieri di maggioranza - ha concluso - che anche dopo i cinque anni di mandato, dovrete rispondere anche delle scelte di ieri. Ora senza di noi avrete ancora più libertà, spero solo che qualcuno faccia ancora attività di controllo". E sul controllo si gioca la partita di Fara. Infatti ora che la sindaca Sabrina Severgnini ha preso su di sé varie deleghe di carattere tecnico, la minoranza teme che possa venir meno una figura di terzietà che limiti le volontà della sindachessa-autocrate.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la celebre assunzione di due settimane fa del marito della Severgnini, Diego Bonissi, anche se la sindaca ha subito precisato che ad oggi non risulta ancora un dipendete comunale. Anche se tutto lascia interdere che ciò avverrà a breve. Dopo uno "periodo di rodaggio" tra gli uffici del municipio, come volontario ovviamente, Bonissi è stato l'unico a partecipare al bando presentato due settimane fa, rendendolo di fatto il candidato perfetto (l'unico) per il Comune di Fara.

Sulla vicenda il gruppo di minoranza non si è ancora espresso pubblicamente. L'alleanza matrimoniale tra gli uffici comunali ha però avuto conseguenze politiche importanti.  Pizzetti infine ha fatto sapere che ha già riferito tutto alla Prefettura che provvederà a monitorare la situazione.

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