A Crema inizia il campionato di calcio a 5 non vedenti

L’esordio del campionato non vedenti di calcio a cinque Crema. Domenica, la squadra di casa ha ospitato il Firenze per la prima partita del campionato.

A Crema inizia il campionato di calcio a 5 non vedenti
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Atmosfera elettrizzante, domenica scorsa, al Centro Giovanile San Luigi, per la prima partita del campionato di calcio a 5 non vedenti, girone Nord. L’A Crema 1908 ha ospitato l’Asd Quartotempo Firenze, portando a casa un pareggio che ha il sapore di una mezza vittoria. Quello del calcio a 5 per non vedenti è un settore in via d’espansione, che vede all’attivo otto squadre sul territorio italiano. Sorprendente, e al contempo motivo d’orgoglio, è il fatto che l’AC Crema 1908 sia l’unica rappresentante lombarda.

 Pareggio sudato

Dopo una prima frazione di gioco piuttosto velleitaria, terminata con i fiorentini avanti di una lunghezza, i “nerobianchi” nella ripresa hanno rialzato la testa. Prima, portandosi sul pari, grazie a un calcio di rigore realizzato grazie a Paul Iyobo e successivamente, insidiando ripetutamente la Quartotempo Firenze.
«È un anno e mezzo che ci stiamo preparando a questo esordio. Un esordio con una squadra molto forte – ha dichiarato soddisfatto Marco Spinelli, preparatore atletico del team guidato dal mister Bonioli – Per noi è la prima partita ufficiale, quindi credo sia andata bene. Anzi, sono convinto sia andata bene».

Iyobo, scintillante promessa

Non basta la vista per essere un gran calciatore; viceversa, giocare “al buio” non è necessariamente un problema. È il caso di Paul Iyobo, trascinatore della squadra, classe 2002, che l’estate scorsa ha indossato la casacca azzurra per portare alto il nome della sua nazione agli Europei di Germania. Come se non bastasse, la giovane macchina da gol è stato premiato come capocannoniere, segnando ben cinque reti, nonostante l’eliminazione prematura dell’Italia dal torneo. Per fisico, capacità di disimpegno e un tiro secco e preciso, Paul dimostra una caratura tecnica del calibro di un suo omonimo, fenomeno del calcio internazionale: Paul Pogba. Accostare un ragazzo di sedici anni a un giocatore di livello mondiale può sembrare azzardo, ma un occhio esperto non si lascerà sfuggire le somiglianze nel portamento e nella capacità di attaccare gli spazi del giovane cremino.

Impegni futuri

Dopo l’esperienza europea con l’under 23, per Paul inizia un periodo di impegno e sacrificio, principalmente perché a marzo sarà in Turchia con la nazionale maggiore, pronto a mettere un’altra esperienza importante nel bagaglio.

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