A Bergamo una nuova casa per le famiglie dei bambini cardiopatici

Il progetto sarà presentato sabato 26 ottobre, alle 10.30, con un evento inaugurale aperto al pubblico.

A Bergamo una nuova casa per le famiglie dei bambini cardiopatici
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Apre a Bergamo, in via Longuelo 83, “la MIA casa”, l’appartamento che accoglierà le famiglie dei bambini dimessi dal reparto di Cardiologia Pediatrica all’Ospedale Papa Giovanni XXIII e che sarà presentato sabato 26 ottobre, alle 10.30, con un evento inaugurale aperto al pubblico.

L'Orizzonte di Lorenzo

Il progetto nasce su iniziativa de L’Orizzonte di Lorenzo, Onlus nata nel 2005 con lo scopo di contribuire a migliorare l’assistenza e la cura di bambini, adolescenti e adulti con cardiopatie congenite e attiva con vari progetti presso l’ospedale bergamasco, con la preziosa collaborazione de L’Impronta, cooperativa sociale che opera negli Ambiti territoriali di Bergamo, Seriate, Dalmine e Grumello del Monte per lo sviluppo delle comunità locali, la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini.

Un sostegno alle famiglie

Al primo piano di una palazzina del quartiere di Longuelo, in un appartamento messo a disposizione dalla Fondazione MIA, completamente arredato e attrezzato, “la MIA casa” non è solamente un luogo in cui abitare per qualche tempo, mero supporto organizzativo ed economico: è un concreto sostegno umano, una vera e propria rete di relazioni, servizi e opportunità di inclusione nel territorio, che L’Orizzonte di Lorenzo e L’Impronta hanno costruito affinché le famiglie dei bambini operati al cuore, che dopo le dimissioni necessitano di controlli frequenti, non siano lasciate sole.

«Mettere a disposizione una casa è una risorsa importante, soprattutto quando si affrontano percorsi di cura lunghi, ma non basta: bisogna creare le condizioni per prendersi cura di questi bambini – afferma Alessandra Panarese, presidente de L’Orizzonte di Lorenzo Onlus. Con “la MIA casa”, vogliamo offrire alle famiglie l’opportunità di trovare una dimensione di relazioni che possa aiutarle a ricostruire una loro quotidianità lontano dalla propria casa, con la possibilità, così, di dedicarsi ai propri bambini con maggiore serenità».

«Il sogno di “abitare la nostra terra” è la mission che guida L’Impronta fin dalla sua fondazione e che condividiamo con le realtà del privato sociale e del pubblico con cui negli anni abbiamo collaborato e sviluppato progetti di residenzialità rivolti ai soggetti più fragili del nostro territorio – spiega Danilo Bettani, presidente della Coop. Sociale L’Impronta. Siamo felici di poter dare il nostro contributo a “la MIA casa”, affiancando L’Orizzonte di Lorenzo nell’aiutare le famiglie lontano da casa a trovare una dimensione di rapporti familiari, amicali, occupazionali e di tempo libero che possa mantenersi e arricchirsi grazie a nuove relazioni».

L'aiuto dei volontari

Parte integrante de “la MIA casa” sarà infatti un gruppo di 10 volontari, appositamente formati grazie al progetto “Sconfinando si fa rete” - finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e promosso da Regione Lombardia – e affiancati da un educatore de L’Impronta, che supporteranno gli ospiti dell’appartamento tanto nelle faccende quotidiane quanto nel costruire una nuova rete di relazioni.

E, sabato 26 ottobre dalle 10.30, “la MIA casa” aprirà le sue porte per l’evento inaugurale: un’occasione per visitare l’appartamento e scoprire di più sul progetto nella presentazione a cura di Alessandra Panarese. Ma soprattutto, un’occasione per iniziare a fare rete e conoscere i rappresentanti e i volontari de L’Orizzonte di Lorenzo e L’Impronta che hanno dato vita a questa nuova realtà.

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