Sicurezza

Violenza sessuale sul treno per Treviglio, l'assessore: "Ora militari sui vagoni"

Lucente: "Certamente fungerebbero da deterrente verso comportamenti illeciti e criminali"

Violenza sessuale sul treno per Treviglio, l'assessore: "Ora militari sui vagoni"
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“Ringrazio gli agenti della Polizia di Stato che sono riusciti ad assicurare alla Giustizia l’autore di un così vile crimine. Sin da subito le Forze dell’Ordine e il personale di Trenord si sono messi a disposizione per aiutare la donna e successivamente individuare il criminale”.

Così Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità Sostenibile, commenta l’arresto del 36enne accusato di aver aggredito e violentato, lo scorso 5 aprile, una donna su un treno regionale in transito per Milano e diretto a Treviglio.

L'assessore regionale dopo l'arresto: "Ora militari sui treni"

“La sicurezza sui treni è un tema importante, sul quale come assessore voglio intervenire con decisione – aggiunge Lucente -. Trenord sta già facendo molto in tal senso, grazie anche all’utilizzo delle videocamere di sorveglianza che, anche in questo caso, hanno permesso di rintracciare l'aggressore. È  indubbio che il personale a disposizione non è sufficiente per soddisfare e coprire tutte le tratte regionali. Regione Lombardia sta già facendo molto sul tema sicurezza: di recente, abbiamo rinnovato la convenzione con le Forze dell’Ordine e le Forze Armate per permettere loro di viaggiare gratuitamente sui treni, informando il capotreno ed intervenendo in caso di necessità. Ma sono convinto che si possa e debba fare di più. Per questo motivo, di concerto con l’azienda, sto valutando alcune soluzioni per avere maggior sicurezza. Tra le ipotesi al vaglio, la presenza fissa dei militari sui convogli, che certamente fungerebbero da deterrente verso comportamenti illeciti e criminali”.

Una soluzione in realtà non nuova: già in passato Trenord aveva sperimentato progetti di questo genere sui convogli delle linee lombarde.

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