Covo

Un’ora di buio per rispettare il pianeta

Sabato il Comune ha celebrato la giornata della terra attraverso un momento di riflessione sull’acqua e l’emergenza idrica

Un’ora di buio per rispettare il pianeta
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Sabato il Comune di Covo ha celebrato la Giornata della Terra attraverso un momento di riflessione sull’acqua e l’emergenza idrica.

Oro blu

Covo ha spento la luce per il rispetto del pianeta. Sabato L'Amministrazione comunale di Covo ha aderito all'iniziativa promossa dal WWF per la tutela e la salvaguardia della Terra. Per la serata gli organizzatori hanno scelto di focalizzarsi su l'acqua, elemento fondamentale e di cui solo in questi ultimi tempi ci stiamo veramente rendendo conto del suo valore. Il 22 marzo infatti  si è celebrata la Giornata mondiale dell'acqua, anche Papa Francesco ha espresso parole importanti. Attraverso “Oro blu” il momento di riflessione elaborato dalla Compagnia teatrale Studio Oida, è stato posto il problema dell'emergenza idrica e della necessità di cambiamento.

Earth Hour

L'iniziativa Earth Hour è nata nel 2007 a Sidney, consiste in un gesto semplice, spegnere la luce per un'ora. Un'azione simbolica per portare l'attenzione sulla lotta contro il cambiamento climatico. L'invito è rivolto a cittadini e istituzioni che alle 20.30 di  sabato dovevano semplicemente sopportare 60 minuti di buio. Nei 16 anni di storia questa iniziativa ha coinvolto tutti i Paesi del mondo che hanno partecipato spegnendo i monumenti più celebri.  L'edizione dell'Earth Hour del 2022 è stata per molti un'occasione per connettersi con gli altri nonostante il difficile periodo pandemico. Il successo è passato in gran parte dai social: oltre 10 miliardi di visualizzazioni dei contenuti a tema e più di 100 mila nuovi followers raggiunti su Instagram, si legge nel Report del 2022. I social media però non hanno del tutto oscurato il sito, in cui tra gennaio e marzo ci sono stati circa 40 mila visitatori.

Organizzatori, partecipanti e amministratori dell'evento di sabato a Covo.

 

 

Gli organizzatori

“L'acqua non può essere oggetto di sprechi o di abusi o motivo di guerra, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. - ha detto l’assessore Giovanni Ceribelli - Non facciamo finta di niente e non aspettiamo sempre gli altri. Un grazie a Federica e Diana Diano di Studio Oida, Angela Martinelli, Antonio e Daniele per aver curato la parte musicale e il canto. Un ringraziamento anche ai bambini dell'infanzia e le scuole medie per i lavori svolti”.

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