Cremasco

Unici come un diamante: a Rivolta il taglio del nastro per il parco inclusivo

Il nome è stato deciso e illustrato la scorsa domenica dagli alunni delle classi IV della scuola primaria "Eugenio Calvi"

Unici come un diamante: a Rivolta il taglio del nastro per il parco inclusivo
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"Parco Diamante": è questo il nome scelto per il nuovo parco giochi inclusivo di via Salmeggia, a Rivola. La denominazione, che suggerisce le caratteristiche di unicità, preziosità e rarità dei disabili, principali fruitori del parco, è stata decisa e illustrata la scorsa domenica dagli alunni delle classi IV della scuola primaria "Eugenio Calvi" alla presenza della vicesindaco Marianna Patrini, che per l’occasione ha fatto le veci del febbricitante sindaco Giovanni Sgroi, indossando la sua fascia tricolore.

Inaugurato il "Parco Diamante"

Alla cerimonia inoltre, erano presenti l’assessore alla Sanità e alla Disabilità Carlo Londoni e l’assessore alle Risorse territoriali e alla Sostenibilità ambientale Roberto Marazzina.
Realizzato dalla precedente Amministrazione comunale con i fondi Covid e reso inclusivo con l’aggiunta di giochi adatti ai disabili dalla Giunta Sgroi, grazie a un fondo regionale di 30mila euro e a un fondo comunale di tremila euro, il "Parco Diamante" e la sua inaugurazione sono stati anche l’evento conclusivo e di punta del progetto "Ti racconto...", ideato dal Tavolo tecnico della Disabilità per illustrare quanto la diversità possa essere un valore e una ricchezza per una comunità.

"Questo parco – ha spiegato il vicesindaco Patrini – nasce con lo spirito di voler favorire processi di socializzazione e di integrazione delle persone, comprese quelle con disabilità motorie, sensoriali, intellettive e di altro genere, contribuendo di riflesso anche a un maggior coinvolgimento delle famiglie. Inaugurare questo parco nella giornata della ricorrenza mondiale della consapevolezza sull’autismo ha una duplice valenza: quella della politica che non si limita alle parole e si preoccupa di dare risposte concrete ai cittadini, e quella della partecipazione attiva e quindi inclusiva della cittadinanza, nello spirito di diffondere cultura e responsabilità di una collettività partecipe alla vita della propria comunità".

I bambini sono il futuro

Proprio per riuscire in tale intento, l’Amministrazione ha scelto di chiedere una mano ai bambini, che rappresentano il futuro del territorio.

"Abbiamo deciso di coinvolgere le giovani generazioni – ha aggiunto Patrini – affinché possano sviluppare l’attitudine che la comunità appartiene a tutti e che tutti sono chiamati a preoccuparsene con cura, attenzione e rispetto verso le necessità della collettività".

Una collettività che è accorsa numerosa ad assistere al taglio del nastro, che è stato sorretto dai giovani fanciulli presenti sul posto ed è stato effettuato dalla stessa Amministrazione comunale e da don Michele Martinelli, che ha poi benedetto il posto con l’aspersione dell’acqua santa.
A seguire, ampio spazio è stato concesso alla merenda organizzata da ABF Treviglio e al sottofondo musicale curato da Gualtiero Debernardi.

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