Romano

Una vita spesa per aiutare i più deboli, senza fermarsi nemmeno davanti alla guerra

Il romanese Padre Adriano Quinzi festeggia cinquant’anni di sacerdozio spesi per la maggior parte ad aiutare i poveri in Africa.

Una vita spesa per aiutare i più deboli, senza fermarsi nemmeno davanti alla guerra
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Il romanese Padre Adriano Quinzi festeggia cinquant’anni di sacerdozio spesi per la maggior parte ad aiutare i poveri in Africa.

Padre Adriano Quinzi

"Ogni tanto è bene che nella vita ci siano momenti di riflessione - ha detto Quinzi - e dopo 50 anni di sacerdozio, non è più una riflessione, ma diventa il bilancio, una pietra miliare che impone di fermarsi, non solo un istante ma prendere del tempo anche per un serio è un esame di coscienza".

Il 2 ottobre 1971 Padre Adriano Quinzi, 77 anni, veniva ordinato sacerdote sacramentino a San Benedetto del Tronto dal vescovo Monsignor Radicioni circondato dalla numerosa famiglia mamma, nove tra fratelli e sorelle, numerosi parenti e confratelli amici. A quell'appuntamento però manca il papà, deceduto otto giorni prima.

A undici anni in seminario

Il cammino verso questa scelta parte da molto lontano, inizia il 30 settembre del 1955 quando all'età di undici anni padre Quinzi, entra nel seminario dei Padri Sacramentini a Ponteranica.

"A Romano in quegli anni come Cappellano dell'ospedale, dove lavorava anche papà come infermiere e dove io e mio fratello più giovane andavamo a servire la messa a turno tutte le mattine nella cappella delle suore, c'era un sacerdote di Almenno San Salvatore, un certo Don Pietro Rota, che quando d'estate si recava al suo paese a far visita ai parenti come premio per il nostro servizio, ci portava con sé. - ha detto - Passando con il trenino della Val Brembana che sostava sotto le mura del seminario dei Padri di Ponteranica, mi diceva: ”Guarda che bella casa, qui ci sono i padri sacramentini, specializzati nella predicazione nella adorazione a Gesù eucaristia. Non sono preti come me, sono dei religiosi dei missionari che vanno in tutto il mondo”.

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