Sanità e territorio

Una rete per le famiglie della Geradadda: nasce "FamilYper"

Ghedi (Asst Bg Ovest): "La nuova pandemia è costituita dai rischi per la salute mentale e dall'esigenza di potenziare l'assistenza alle famiglie"

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Un portale per raccogliere e far conoscere alla popolazione le decine e decine di servizi per la famiglia, per l'infanzia e per l'adolescenza attivi, ma spesso pressoché sconosciuti,  nella Bassa bergamasca occidentale. Parliamo di FamilYper, un sito web online da qualche giorno e presentato ufficialmente questa mattina, venerdì 16 giugno, che diventerà una sorta di "mappa" dell'offerta sociosanitaria presente e attiva nei diciotto Comuni dell'Ambito sociosanitario della Geradadda, grazie ad una rete costituita dall'azienda consortile Risorsa sociale, dal Consultorio Familiare dell’Asst Bergamo Ovest e da quelli privati della cooperativa Agape (il Centro per la Famiglia di Treviglio e il Punto Famiglia di Caravaggio).

Il portale FamilYper

Il sito, finanziato da Regione Lombardia tramite il bando "Centri per la famiglia", nasce da una criticità piuttosto evidente: nonostante l'aumento del disagio psichiatrico e dell'emarginazione sociale, dopo la Pandemia, anche nella Bassa bergamasca, molti dei servizi pubblici o convenzionati con il Sistema sanitario nazionale attivi sul territorio in questi delicatissimi settori sono ancora poco conosciuti e poco utilizzati. Sia nel campo dell'assistenza alla famiglia e alla maternità, che in quello della prevenzione del disagio giovanile, orientarsi nel labirinto di servizi e attività è spesso complicato, tanto che in molti nemmeno si avvicinano a realtà che invece potrebbero essere un'efficace "pronto soccorso" sociale e psicologico a sostegno di giovani e famiglie.

Gli enti coinvolti in FamilYper hanno censito ben 366 "presidi" o servizi pubblici e privati, di varia natura, su 18 Comuni abitati da un bacino d'utenza di circa 120mila persone: dai centri di ascolto per adolescenti ai corsi di allattamento per gestanti, dagli oratori ai consultori, dagli sportelli per la prevenzione del disagio psichico ai servizi di mediazione culturale. Li hanno quindi catalogati e messi in ordine in un sito dotato di appositi tasti per mettersi in contatto direttamente con chi gestisce e organizza le diverse attività. I Comuni interessati sono quelli di Arcene, Arzago d'Adda, Brignano Gera d'Adda, Calvenzano, Canonica, Casirate d'Adda, Castel Rozzone, Caravaggio, Fara Gera d'Adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Misano Gera d'Adda, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano e Treviglio.

Molti servizi poco conosciuti nella Bassa bergamasca

"Il territorio dei Comuni dell’Ambito di Treviglio è caratterizzato da un’ampia e capillare offerta di servizi ed interventi a sostegno delle famiglie: servizi sociali e sociosanitari pubblici e privati; organizzazioni di volontariato e imprese sociali che si prendono cura delle fasce più fragili - spiega l'Asst in una nota - In questo contesto rispondere all’Avviso per la sperimentazione dei Centri per la Famiglia ha comportato, per i partner, l’esigenza di rileggere il territorio, per offrire risposte originali ed innovative. Non un nuovo servizio a favore delle famiglie, ma un meta-servizio di ascolto e orientamento, capace di connettere e far dialogare i numerosi e competenti servizi ed interventi già presenti sul territorio".

"Si tratta di una sorta di metasportello - spiega invece Ireneo Mascheroni , presidente di Agape - che vuole informare e  orientare la popolazione verso i servizi che già esistono e sono numerosi, nella nostra zona, benché poco conosciuti".

"La nuova pandemia è costituita dai rischi per la salute mentale e dall'esigenza di potenziare l'assistenza alle famiglie - aggiunge il direttore sociosanitario dell'Asst Bergamo Ovest Andrea Ghedi - L'obiettivo comune è riportare al centro la famiglia, come grande soluzione a molti problemi. Il re è nudo: il sostegno alla famiglia è mancato, ma ora sappiamo perché, e dobbiamo riportarla al centro della nostra azione".

Il Terzo settore e il rischio dell'autoreferenzialità

"Il rischio per molte attività private in materia di assistenza sociosanitaria è l'autoreferenzialità - ha aggiunto Giorgio Barbaglio, di Risorsa sociale - Per questo era importante mettere in rete le proposte, anche per venire incontro alle famiglie veramente fragili". Con la garanzia, ha aggiunto Elena Lingiardi, di Agape, che "oltre ad una rete virtuale, alle spalle di FamilYper c'è anche una rete reale". Nel settore della prevenzione del disagio giovanile, prosegue Lingiardi,  sarà inoltre centrale anche il rapporto con le scuole.

"Abbiamo investito molto in questi anni nel sostegno alla nascita e nell'assistenza nei primi mille giorni di vita del bambino - ha aggiunto la responsabile del Consultorio dell'Asst trevigliese Loredana Colombo - La sfida sarà ora quella di intercettare maggiormente anche gli adolescenti. Sono ancora pochi i ragazzi che si presentano spontaneamente a nostro Spazio giovani, ad esempio, rispetto a quello che riteniamo essere il bisogno potenziale di sostegno in questo settore. Ci proponiamo quindi di proporre un'offerta attiva, per intercettare i bisogni delle fasce più fragili della popolazione tra le quali ancora in molti non sono nemmeno a conoscenza dell'esistenza del Consultorio".

Nella foto,  da sinistra: Elena Lingiardi (Agape), Andrea Ghedi (direttore sociosanitario Asst Bergamo Ovest), Ireneo Mascheroni (Agape), Loredana Colombo (responsabile Consultorio familiare Asst Bg Ovest) e Giorgio Barbaglio (Risorsa sociale Geradadda).

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