Treviglio - Fondazione Portaluppi

Una casa-famiglia a Treviglio: ospiterà 10 minori e due giovani maggiorenni

I lavori inizieranno a breve; intanto sabato la fondazione Portaluppi ha presentato il progetto per gli spazi di via Casnida 19

Una casa-famiglia a Treviglio: ospiterà 10 minori e due giovani maggiorenni
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Al via i lavori per la prima casa-famiglia trevigliese: troverà posto entro settembre all’interno della sede della Fondazione Portaluppi in via Casnida.

La cerimonia di presentazione

Grande affluenza di autorità alla cerimonia di inaugurazione del cantiere di ristrutturazione dell’immobile (al primo piano degli spazi della fondazione, ndr), sabato mattina. A fare gli onori di casa sono stati il direttore e il presidente della fondazioneBruno Goisis e Monsignor Norberto Donghi, che hanno ringraziato i presenti e ribadito l’importanza del nuovo servizio, che sarà gestito da Risorsa Sociale e permetterà di ospitare fino a dieci minorenni di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, e di dare uno spazio autonomo a due maggiorenni tra i 18 e i 22 anni (all’interno di un appartamento adiacente alla casa-famiglia, ndr).
Don Norberto Donghi

"Inizio dando il benvenuto alle autorità presenti e a ciascuno di voi: questa presenza numerosa testimonia il desiderio e la necessità di questo servizio, e fa piacere intercettarli – ha esordito don Norberto nel proprio intervento – Questa casa-famiglia è per noi una sorta di ritorno alle origini, perché se guardiamo alla storia di questo edificio, ormai secolare, esso era in principio un orfanotrofio femminile. Il valore aggiunto della gestione che abbiamo pensato e voluto sarà invece la collaborazione tra la parte civile, i servizi e il consultorio, e la parte ecclesiale della pastorale giovanile, il tutto per supportare l’accoglienza e la crescita dei nostri ragazzi".

La collaborazione tra politica e realtà ecclesiale

Un’iniziativa appoggiata da tutte le parti presenti, come testimoniato dagli interventi di Manuel Calvi, vicepresidente di Risorsa Sociale, del sindaco di Calvenzano Fabio Ferla, presidente dell’assemblea dei sindaci di Risorsa, e dei politici Paolo Franco (Fratelli d’Italia) e Daisy Pirovano (Lega), tutti in prima linea nel ribadire l’importanza del servizio che la casa-famiglia si propone di dare al territorio.
Alcune delle autorità presenti.

I dettagli del progetto

Presente e intervenuto anche l’architetto estensore del progetto di riqualificazione dell’immobile, Matteo Tollini, che insieme alla propria squadra e avvalendosi della collaborazione di diversi altri professionisti seguirà i lavori: l’intervento, dai costi stimati in 450mila euro, prenderà il via in questi giorni con l’obiettivo di completare l’opera entro settembre e consegnarla alla gestione, al più tardi, ad ottobre.
Si arriverà a creare spazi per 370 metri quadrati nell’ala ovest dell’edificio: nello specifico si avranno una cucina, quattro camere con due e tre posti letto, una camera per l’educatore che sarà sempre presente, bagni e un’aula studio, collegata all’appartamento per i maggiorenni, che avranno invece un proprio accesso indipendente – ha spiegato Tollini – Il tutto con un occhio di riguardo al risparmio energetico, attraverso la realizzazione di un impianto in pompa di calore e di un campo fotovoltaico da 20 kW sulla falda sud del tetto.
Come specificato poi da Goisis, dei 450mila euro di investimento ben 170mila sono stati donati dalla "Stucchi Riparazioni" di Pagazzano, mentre altri 90mila sono stati erogati come contributo da Cariplo. La restante cifra, invece, è stata investita dalla Fondazione Portaluppi, mentre Risorsa Sociale si è impegnata a contribuire alla gestione del servizio con un contributo annuale da 400mila euro per i prossimi sette anni. Come ricordato dal vicepresidente dell’azienda consortile Manuel Calvi, infatti, Risorsa opera su un territorio di 125mila abitanti, con ben 700 minori attualmente seguiti, 40 dei quali in strutture come quella che nascerà in via Casnida, in progetti attualmente affidati a soggetti terzi.

La benedizione del vescovo

Monsignor Giuseppe Vegezzi durante il proprio intervento.
Al termine dei discorsi istituzionali un breve intervento anche del vescovo Giuseppe Vegezzi (presente in città per le celebrazioni della Madonna delle Lacrime), che si è complimentato con i presenti per la capacità di unire le parti civile, sociale ed ecclesiale della comunità cristiana trevigliese all’insegna di una costante attenzione alla persona e alla fragilità. Quanto al nome e al logo della struttura, essi verranno decisi e annunciati a fine lavori, coinvolgendo ancora le realtà scolastiche cittadine nella raccolta di idee e proposte.
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