Vailate

Un quadro di Arturo Mauro in dono al Municipio

Si tratta di un dipinto a olio, i nipoti lo hanno consegnato al Comune

Un quadro di Arturo Mauro in dono al Municipio
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I nipoti del compianto artista vailatese Arturo Mauro donano al Comune un quadro a olio che sarà esposto nel nuovo Municipio. Un gesto particolarmente gradito dall'Amministrazione.

"La cena delle beffe"

Si chiama "La cena delle beffe" e raffigura sette persone riunite intorno a un tavolo, con i volti orientati verso lo spettatore, quasi lo stessero guardando. La donazione è stata formalizzata da Catia e Carlo Mauro, che nelle scorse settimane hanno portato il grande dipinto, largo 220 centimetri per 160 di altezza, nei locali di via Stanislao Giani. L’opera verrà momentaneamente conservata nell’ufficio del sindaco Paolo Palladini, in attesa che termini la ristrutturazione del nuovo Municipio, dove troverà casa definitivamente.

Il dono dei nipoti

"Abbiamo deciso di donare questo dipinto al Comune in modo che possa essere ammirato da tutti - ha spiegato Catia - È una delle prime opere di mio zio, risale a una cinquantina di anni fa. Oltre alla pittura si è dedicato anche alla scultura e negli ultimi anni aveva effettuato dei dipinti su dischi di legno. In totale, si contano circa 600 sue opere. Alcune di queste sono state in mostra al 'Calisto Cafè' di Vailate fino al 20 febbraio e proprio in questa occasione abbiamo scoperto che dietro il quadro 'Resoconto della sera' c’era una didascalia che identificava l’opera come vincitrice a una mostra milanese del 1978".

Chi era Arturo Mauro

Classe 1946, Arturo Mauro è nato e vissuto a Vailate fino alla scomparsa, nell’aprile del 2021. Impiegato di professione, nel tempo libero coltivava le sue doti artistiche, che non erano rivolte solo all’arte figurativa ma anche a poesia e letteratura.

"Ringraziamo vivamente la famiglia Mauro per lo splendido gesto a favore del patrimonio artistico della nostra comunità - ha commentato il vicesindaco Pierangelo Cofferati - Arturo è stato sempre amante dell’arte e della letteratura. Un fine compositore di poesie che condivideva solo con gli amici e non voleva pubblicare, nonostante molti lo incoraggiassero a farlo".

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