Un ascensore per il piccolo George: famiglia vailatese lancia la raccolta fondi
George ha otto anni e convive con la paralisi di tre arti. I genitori faticano a trasportarlo su e giù dalla cameretta, al primo piano della loro abitazione
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Un ascensore per il piccolo George Florulli, che ha otto anni e convive con una triplegia che gli comporta la paralisi di tre arti. Mamma Greta e papà Gaetano fanno sempre più fatica a trasportarlo su e giù dalla cameretta, al primo piano della loro villetta di via don Sturzo, a Vailate, e per installare l’elevatore hanno avviato una raccolta fondi.
Un ascensore per George
George è nato prematuro, a 29 settimane, e dopo pochi giorni un’emorragia cerebrale di quarto grado gli ha causato la paralisi degli arti inferiori e del braccio destro. Da allora, la famiglia ha dovuto sostenere tantissime spese fra visite, interventi e attrezzature dedicate, senza mai chiedere aiuto a nessuno.
Tuttavia i coniugi devono mantenere tre figli, pagare le rate del mutuo e con solo papà Gaetano che lavora (mamma Greta fa la casalinga e dedica molte ore all’accudimento di George), l’acquisto dell’elevatore è impossibile da sostenere.
"Vivendo in una villetta, trasportare George al piano di sopra e farlo scendere sta diventando sempre più difficile perché io peso 43 chili e lui 23 - ha spiegato Greta - Per fortuna mio marito ora può lavorare da casa, quindi mi aiuta, ma è un’operazione faticosa e con l’avanzare dell’età sarà sempre più difficile. Così l’anno scorso abbiamo iniziato a interessarci all’acquisto di un elevatore. Abbiamo fatto la richiesta per aderire all’ecobonus 110%, che ci avrebbe permesso di non pagare niente, ma l’impresa a cui ci siamo rivolti ha fatto un preventivo di 80mila euro, escluso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Vista la spesa troppo onerosa, abbiamo deciso di concentrarci solo sull’installazione dell’elevatore, che in totale sarebbe costato 50mila euro, perché per posizionarlo esternamente andrebbe tagliato il balcone, sostituita la porta basculante del box e aperte due porte. Allora ci siamo rivolti al Comune, ma l’assistente sociale mi ha detto che il contributo regionale a cui possiamo accedere sarebbe di massimo settemila euro e verrebbe erogato a lavori ultimati, presentando le fatture già pagate. Con l’Asl sono riuscita a stento a comunicare, ognuna delle persone con cui ho parlato mi rimandava a un ufficio differente".
Una seconda strada
Per fortuna qualcosa si è mosso e un’azienda che compra e installa elevatori, venuta a conoscenza della storia di George, ha contattato la famiglia per proporre una soluzione più praticabile.
"Quando è partita la raccolta fondi, sono stata contattata da una ditta di elevatori con cui potremmo ricorrere al bonus 75% - ha aggiunto - Il tecnico che ha fatto il sopralluogo però ci ha detto che l’ideale, per risparmiare ancora qualcosa, sarebbe trovare un’impresa che faccia il bonus 110% con cessione del credito, disposta a collaborare con loro. In questo modo, una installerebbe l’elevatore e l’altra realizzerebbe cappotto, impianto fotovoltaico, caldaia e infissi".
La raccolta fondi: come aderire
Nel frattempo, prosegue la raccolta fondi e chiunque voglia partecipare può effettuare un bonifico al conto corrente con Iban IT29S0306957290100000003503, indicando nella causale che la donazione è destinata all’acquisto dell’elevatore per George. Per contattare Greta e Gaetano basta chiamare il 3493181379 o inviare una mail a gaetano.florulli@libero.it.
"La raccolta è iniziata settimana scorsa, quando ho aperto il conto corrente dedicato ad accogliere i fondi - ha proseguito Greta - Da allora hanno contribuito una trentina di persone e alcune associazioni. A livello locale, l’asilo nido ha avviato una raccolta parallela, che poi ci devolverà, ma si è attivata anche l’associazione di Flavia Capelletti e un’altra che vuole rimanere anonima. Il contributo più consistente è arrivato dall’associazione cremonese “Giorgio Conti”, che ringraziamo infinitamente".