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Sportello Nai, un aiuto per gli adolescenti che arrivano in Italia

Il servizio verrà istituito in occasione della Giornata internazionale dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

Sportello Nai, un aiuto per gli adolescenti che arrivano in Italia
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Sportello Nai, arriva a Treviglio e a Romano di Lombardia un aiuto per gli adolescenti che arrivano in Italia.

Sportello Nai

Il 20 novembre ricorre la Giornata internazionale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Varie sono le iniziative promosse da Comuni, scuole, associazioni e agenzie educative per questa ricorrenza che vede la Convenzione Onu compiere nel 2021 trent’anni dalla sua promulgazione. Il territorio di Treviglio e Romano festeggia questo anniversario con l’istituzione di uno Sportello di Orientamento dedicato agli adolescenti stranieri neo-arrivati in Italia, i cosiddetti "Nai". Hanno sostenuto e organizzato lo Sportello tutte le scuole dell’Ambito 5 Treviglio-Romano con i Centri di Formazione Professionale ABF ed Enaip, Risorsa Sociale Gera d’Adda e Azienda Solidalia, l’Ufficio Scolastico Provinciale e Prefettura di Bergamo, su proposta dal Garante dei diritti infanzia e adolescenza di Treviglio, Maria Nicoletta Sudati.

Protocollo d'intesa

Un protocollo d’intesa tra tutti gli enti promuove e definisce le azioni dello Sportello Nai. Una figura di riferimento a Treviglio e una a Romano con specifiche competenze, per alcune ore alla settimana, saranno a supporto delle famiglie di studenti stranieri per conoscere e scegliere la scuola più adatta. La consulenza avverrà per quegli adolescenti appena giunti nel territorio nazionale e neo-residenti nella nostra zona. Finora erano le famiglie stesse a recarsi ora in una scuola ora in un’altra cercando di far accogliere il proprio figlio, spesso con risultati inadatti ai giovani inseriti nelle diverse classi, in particolare nel biennio superiore. Spesso si verificava una mancata iscrizione, una mancata frequenza scolastica e una forte dispersione. Giovani dai 14 ai 17 anni che né lavorano né vanno a scuola nonostante l’obbligo formativo.

Un percorso personalizzato

Gli incaricati dello Sportello Nai offriranno una consulenza per più ore alla settimana nei due comuni della Bassa. Raccoglieranno un fascicolo con la scolarità pregressa, il livello di conoscenza della lingua italiana o di altre lingue, le competenze pregresse in matematica, le particolari attitudini e abilità. Illustreranno altresì alle famiglie l’offerta formativa del territorio e, coerentemente con il progetto di studio e di vita dello studente, lo indirizzeranno alla scuola ritenuta più adeguata, effettuando la mediazione per l’iscrizione in un Istituto che se ne prenderà carico. A supportare il percorso di studio ci saranno la possibilità di rinforzo della lingua italiana a cura del CPIA di Treviglio, la stesura di piani di studio personalizzati con laboratori pratici e programmi per l’eventuale passaggio da una scuola a un’altra.

Attivo nelle prossime settimane

Un gruppo di lavoro, costituito da Katia Piccinini per l’Ufficio Scolastico Territoriale, Claudio Corbetta, Dirigente Scolastico CPIA2 Treviglio e il Garante infanzia e adolescenza di Treviglio, ha coordinato il protocollo di intesa che vede la collaborazione delle scuole e degli altri enti. Importante anche il ruolo dello Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Bergamo che indirizzerà allo Sportello Orientamento Nai le famiglie con ricongiungimenti familiari di ragazzi e ragazze dai 14 anni in su e che andranno a risiedere tra Romano e Treviglio. Lo Sportello Orientamento verrà attivato nelle prossime settimane e sarà operativo per il corrente anno scolastico con una verifica a fine anno per la successiva implementazione. Potrà essere considerato un progetto-pilota da proporre agli altri ambiti della Provincia di Bergamo. L’avvio dello Sportello è un modo concreto per supportare gli adolescenti stranieri nella direzione del diritto allo studio, per un inserimento che ci si augura costruttivo ed efficace nella scuola italiana e nel tessuto sociale del territorio.

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