Si chiude la rassegna "Mondovisioni": pronti a replicare l'anno prossimo coinvolgendo le scuole
Organizzata dal settimanale "Internazionale" insieme a CineAgenzia, presenta da oltre 10 anni i più appassionanti documentari su temi d'attualità.
Si è chiusa con la proiezione del documentario "Dying to divorce", la rassegna "Mondovisioni", organizzata dal settimanale "Internazionale" che, insieme a CineAgenzia, presenta da oltre 10 anni i più appassionanti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival e proposti in esclusiva per l’Italia.
Chiude la rassegna Mondivisioni
La kermesse, per il primo anno a Treviglio, è stata resa possibile con la collaborazione di Anteo SpazioCinema di Treviglio e del Comitato Soci Coop e si è conclusa venerdì con la proiezione dell'ultimo film sul cartellone che racconta uno spaccato sull’impegno dell’avvocata Ipek Bozkurt contro la crescente violenza di genere e il patriarcato in Turchia.
A introdurre i film e moderare il dibattito è stata l'associazione #Faremeglio che ha favorito un dialogo più diretto tra i temi proposti dalle pellicole – tra gli altri, razzismo, violenza di genere, accoglienza – e le esigenze e problemi del nostro territorio. Tra gli ospiti in sala durante le quattro serate si sono susseguiti profili di spessore per offrire prospettive specializzate e professionali al pubblico, al fine di accompagnarlo a maturare uno sguardo più attento sulla realtà che lo circonda. Tra questi, la ricercatrice in sociologia Alberta Giorgi (Università di Bergamo), le giornaliste Paola Abrate e Benedetta Ravizza, il viceministro dell’Interno Matteo Mauri, il giornalista Andrea Valesini, il Direttore della Caritas Diocesana di Bergamo don Roberto Trussardi, oltre al Sostituto Procuratore della Repubblica di Bergamo Emma Vittorio, Cinzia Mancadori (Centro Antiviolenza Sportello Donna Treviglio) e Cecilia Gipponi (Rete Non Sei Sola).
"Il prossimo anno coinvolgiamo le scuole"
“Portare a Treviglio questo progetto di qualità, ci aiuta a mettere a fuoco alcune urgenze del contesto in cui viviamo, per le quali una presa di coscienza collettiva e un accrescimento della consapevolezza da parte della cittadinanza risulta un passo necessario per trovare una soluzione - ha commentato Laura Rossoni, organizzatrice del progetto - Considerata la sentita partecipazione del pubblico e lo spessore degli interventi, intenderemmo ripetere questa esperienza il prossimo anno, proponendo anche un coinvolgimento delle scuole".
Un cinema da riscoprire
“Il documentario è una forma del linguaggio audiovisivo che sta vivendo una stagione di successo: poter contare su alcuni dei migliori titoli in circolazione diventa un’opportunità unica per il territorio di ri-leggere il presente con strumenti critici rilevanti - ha aggiunto Stefano Rozzoni, che ha curato l’introduzione alle pellicole - farlo nel contesto della visione condivisa, in sala, diventa un rito per la comunità locale e un impegno concreto ad affrontare le sfide che ci circondano”.