Caravaggio

Rosa Legramandi Alfiere del lavoro a 19 anni

La giovane ha raggiunto Roma dove poche ore fa ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dalle mani del presidente della Repubblica

Rosa Legramandi Alfiere del lavoro a 19 anni
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Una studentessa modello la caravaggina Rosa Legramandi, tanto che per i suoi strepitosi risultati scolastici ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il prestigioso premio Alfiere del lavoro.

Rosa Legramandi Alfiere del lavoro per meriti scolastici

Rosa Legramandi

Una ragazza determinata e spontanea la 19enne, che non ha nascosto l'enorme emozione che ha provato varcando la soglia del Quirinale per ricevere l'attestato e la medaglia per i suoi formidabili risultati scolastici. Il Premio “Alfieri del Lavoro” è destinato ai 25 migliori studenti che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti, ed è stato istituito nel 1961 dalla Federazione, in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia.  Per il 2023 i dirigenti scolastici hanno segnalato 3.563 studenti, di cui 3.296 con i requisiti richiesti: votazione minima di 9/10 al diploma di Licenza Media e almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi quattro anni della scuola superiore. La votazione di 100/100 all’esame di Stato è stata successivamente verificata solo per i candidati della graduatoria finale. Tra questi 2.239 donne e 1.324 uomini. La provenienza territoriale dei 25 Alfieri 2023 è rappresentata da 11 Province del Nord,  4 del Centro e 10 del Sud e Isole distribuite in 16 Regioni. Dei premiati 10 sono donne e 10 sono uomini, 24 hanno conseguito un diploma liceale e uno tecnico. Le medie dei 25 Alfieri del Lavoro del 2023 vanno da 9,83 a 10 e 24 di loro hanno ottenuto la lode all’esame di Stato. Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita.

"Una giornata surreale"

Quella di oggi per Rosa è stata una giornata indimenticabile, che ha definito "surreale" e che ha riempito d'orgoglio non solo mamma Silvia Gatta, bancaria, papà Gianfranco, termotecnico, il fratello 17enne Francesco, studente che sogna di fare il fisioterapista, ma anche il preside del liceo delle Scienze umane opzione economico-sociale "Don Milani" Luca Faticcioni, che l'ha candidata, e con lui tutto l'istituto romanese, oltre alla città di Caravaggio che l'ha vista crescere. Licenziata alle medie con un 10 e lode, la 19enne si è diplomata nell’anno scolastico 2022/2023 con votazione 100 e lode, ha mantenuto una media del 9.90.

"La Federazione Cavalieri del Lavoro mi ha chiamata a fine settembre per comunicarmi che ero stata candidata e che avevo vinto - ha raccontato al telefono poche ora fa in treno, di ritorno dalla capitale - invitandomi ad andare a ricevere il premio a Roma il 18 ottobre. In casa c'era mio fratello, era felicissimo. Poi ho incontrato per strada mio padre mentre andavo a lavorare in pizzeria e gliel'ho detto: era davvero orgoglioso. L'ultima a saperlo è stata mia madre, quando sono rientrata, appena gliel'ho comunicato si è commossa... Ero già contenta di essere stata candidata ma vincere... non avrei mai pensato di essere tra i 25 premiati e invece... Io e la mia famiglia siamo partiti lunedì e, oggi, a fianco del Cavaliere del Lavoro Rosa Maria Luisa Cassata, ho ricevuto il premio dal presidente, un'emozione stupenda. Avevo una paura folle di inciampare coi tacchi ma alla fine ce l'ho fatta a fare gli scalini e quando sono arrivata non ho più pensato a niente, ho stretto le mani a chi dovevo nell'ordine giusto e poi ho ritirato la pergamena. Mattarella incarna perfettamente le istituzioni ma sa mettere le persone a loro agio. Raggiungere i risultati che ho ottenuto non è stata una passeggiata, è stato difficile e sono costati sacrifici ma ho sempre visto nello studio un'opportunità per conoscere e capire, banalmente, anche quello che si dice al telegiornale".

"Il Covid ha cambiato le mie prospettive, ora voglio fare il medico"

Fiera del premio, Rosa sente ancora di più il desiderio di continuare su questa strada per raggiungere il sogno di diventare un cardiochirurgo.

"Sono sempre la stessa ma orgogliosa del premio e cercherò di esserne all'altezza - ha continuato - frequento la facoltà di Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano, ma ho deciso di intraprendere questo percorso solo durante la pandemia,  quando mi sono iscritta al liceo infatti volevo diventare organizzatrice di eventi. Ma durante gli anni segnati dal Covid, in particolare durante il lockdown, ho visto l'importanza del ruolo del medico, la capacità di aiutare il prossimo anche a rischio della propria salute. E' stato lì che ho deciso che forse avrei potuto rendermi utile anch'io. Passato il test d'ingresso e cominciando a studiare le nuove materie mi sono poi appassionata a biologia e anatomia, in particolare mi affascina l'apparato cardiocircolatorio, e amo la chirurgia per cui e ho deciso di specializzarmi in cardiochirurgia".

Una scelta che ha stupito i suoi familiari, che però la sostengono.

"All'inizio erano un po' scettici di fronte al cambiamento delle mie prospettive, anche perché non avevo le basi scientifiche per affrontare Medicina - ha concluso la caravaggina - ma la mia formazione umanistica e giuridica in realtà mi è molto utile. Alla fine i miei genitori, che conoscono bene la mia determinazione, hanno accettato la mia scelta chiedendomi di impegnarmi e fare del mio meglio, e lo farò".

 

 

 

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