Treviglio

Riqualificata la Cappella Grossi al cimitero di Treviglio: vi riposa l'ex sindaco e ingegnere

Costruita nel 1902, è stata ereditata dal Comune dopo la soppressione dell'Ente Comunale di Assistenza nel 1977

Riqualificata la Cappella Grossi al cimitero di Treviglio: vi riposa l'ex sindaco e ingegnere
Pubblicato:

di Carmen Taborelli

Mani pietose hanno ridato dignità alla cappella mortuaria della famiglia dell'ingegner Giuseppe Grossi, al cimitero di Treviglio.  Costruita nel 1902, la cappella fa parte dei beni che l’ex sindaco e ingegnere  Giuseppe Grossi (1842-1926) donò alla nostra Città. Più correttamente, erede universale fu, dal principio, la Congregazione di Carità, che, nel 1937, si trasformò in ECA (Ente Comunale di Assistenza). Dopo la soppressione di quest’ultimo Ente, il Comune di Treviglio, nel 1977, divenne a pieno titolo erede del patrimonio Grossi.

Un patrimonio di proprietà comunale

Erede che, come sta scritto nel testamento redatto il 27 luglio 1926 dall’ing. Grossi,

“dovrà curare la lodevole manutenzione della Cappella mortuaria della mia famiglia, eretta nel cimitero di Treviglio. In essa verrà posta la mia salma; sulla lastra chiudente il colombaro si inciderà: Ing. Giuseppe Grossi di Tommaso e di G. Alfieri / onesto - leale - fautore d’ogni civile progresso - fu soldato di Garibaldi - morì lasciando il suo patrimonio per la fondazione in Treviglio d’una scuola d’arti e mestieri”.

Nove lapidi

Prima e dopo la riqualificazione

Sono nove le lapidi murate all’interno della cappella; oltre a quella dell’ingegner  Giuseppe, le altre ricordano i suoi genitori, la moglie Clotilde, i tre figli, la sorella Elisa e il canonico don Tommaso Angelo Grossi.
Fissati al cancello della cappella, ci sono dei fiori. Sono il gesto gentile di una signora trevigliese, lontana parente di Lucia Moriggi fu Giovanni, alla quale l’ing. Grossi, citandola nel testamento, lasciò alcuni beni e un vitalizio “per le tante premurose cure che prodigò alla mia cara Clotilde e a me”.

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