Arcene

Ravanelli va a caccia del bis. Con la lista di opposizione "CambiAmo Arcene"

Clamoroso ad Arcene: il primo cittadino si ricandida, ma alla guida del gruppo di minoranza

Ravanelli va a caccia del bis. Con la lista di opposizione "CambiAmo Arcene"
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Il Roberto Ravanelli bis ora può diventare realtà con "CambiAmo Arcene", la lista di riferimento dell'attuale gruppo di opposizione.

Roberto Ravanelli si ricandida a sindaco

Alle prossime elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno infatti, il primo cittadino uscente Roberto Ravanelli andrà a caccia del secondo mandato consecutivo con l'attuale gruppo di minoranza, sfidando alle urne Silvano Foresti di "Insieme per Arcene"la stessa maggioranza con cui ha governato nell'ultimo quinquennio.

"Quello che mi ha spinto a dare la mia disponibilità a questa lista - ha spiegato Ravanelli - sono stati gli ultimi eventi accaduti con 'Insieme per Arcene'. Il Consiglio comunale convocato per l’approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio mi ha messo di fronte al voto contrario di quattro consiglieri di maggioranza, mentre in quello dello scorso ottobre per la sua adozione soltanto in due si erano astenuti. Ma tra l’adozione di ottobre e l’approvazione di aprile non è cambiato nulla all’interno del documento. Il loro dunque, è stato un voto esclusivamente politico, nel quale hanno cercato in tutti i modi di coinvolgere anche la minoranza che per fortuna non si è accodata e ha fatto passare il PGT, anche per rispetto di tutte le persone che negli ci hanno lavorato".

L'appoggio dell'opposizione

Tale voto a favore da parte dell’opposizione è stato chiarito dal capogruppo Vladimiro Poletti:

"Io e il mio gruppo abbiamo espresso voto favorevole al PGT sia perché esso rispetta tutte le normative regionali e nazionali, sia perché rispetta il consumo di suolo pubblico. Con Roberto Ravanelli ci siamo trovati in sintonia su quest’aspetto e, per dare continuità al lavoro che lui stesso ha svolto fino a questo momento, l’intero gruppo ha scelto di sostenere la sua nuova candidatura al ruolo di primo cittadino.

Decisivo il voto sul Data Center

Un ruolo che Roberto Ravanelli ha valutato attentamente prima di accettare.

"All’inizio avevo valutato di candidarmi in veste di consigliere, anche per stare più vicino alla mia famiglia, ma poi con tutto quello che è successo ho capito che dovevo proseguire nel ruolo di sindaco per portare avanti le battaglie per cui mi sono battuto in questo quinquennio - ha chiarito Roberto Ravanelli -  Da 'Insieme per Arcene' sono stato attaccato sul tema del data center, ma alla fine nel loro nuovo programma elettorale scrivono che per la sua realizzazione c’è solo un problema di soldi perché i quattro milioni di euro in opere pubbliche che la Vitali si è impegnata a realizzare sul nostro territorio in cambio della sua costruzione non sono sufficienti. Mesi fa hanno fatto partire una delegittimazione nei miei confronti inspiegabile, anche perché io avevo già confermato loro l’intenzione di non candidarmi per un secondo mandato, per cui non avevano motivo di attaccarmi. Ma la cosa che ho sofferto di più è stata l’interferenza dei vecchi amministratori di 'Insieme per Arcene' che hanno seminato discordia all’interno della mia maggioranza facendo precipitare la situazione. Stufo di tutto questo, ho deciso di non farmi da parte e di proseguire".

Il passaggio sull'altra sponda

E Roberto Ravanelli ha scelto di farlo proprio con “CambiAmo Arcene”.

"Ho accettato di guidare l’attuale gruppo di minoranza, senza creare una lista tutta mia ex novo, anche per evitare di dividere l’elettorato su tre liste differenti che sarebbero state dannose e avrebbero di certo avvantaggiato 'Insieme per Arcene'. Ma soprattutto ho scelto di candidarmi con 'CambiAmo Arcene' perché mi sono avvicinato al loro gruppo e ho visto che al suo interno ci sono persone valide e competenti, tant’è che sono convinto che, in caso di vittoria alle urne, nei prossimi cinque anni farò meno fatica e avrò più soddisfazioni rispetto a questo quinquennio. Le persone di 'CambiAmo Arcene' non hanno una sovrastruttura ideologica pesante e guardano ai problemi per quelli che essi sono, senza lasciarsi influenzare dall’esterno".

Articolo di Fabiola Graziano

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