Pino Galimberti e le sue "architetture oniriche" hanno conquistato il paese
Architetto, classe 1931, ha (ri)scoperto la passione per l'arte e la pittura alla soglia dei 90 anni. E galeotta fu la tavolozza di colori a olio, regalo dei figli

Un professionista che si è riscoperto artista all'età di 90 anni, questa è la storia di Giuseppe Pino Galimberti, classe 1931, architetto di Calvenzano che si è appassionato alla pittura dal 2021 e non si è più fermato. Durante la sagra è stato celebrato con una mostra personale molto visitata e apprezzata.
Pino Galimberti e la passione per l'arte a... 90 anni
Si può scoprire la passione per l’arte e la pittura, in particolare, anche quando si hanno diverse "primavere" alle spalle? La risposta è sì e l’esempio più fulgido ci arriva da Giuseppe Pino Galimberti, 93 anni, architetto in pensione che all’alba dei 90 ha preso in mano pennelli, colori e tele e hai iniziato a creare le sue "architetture oniriche" e ancora non si è fermato. Galeotta fu la tavolozza di colori a olio che i figli Giovanni, per tutti Vanni a Calvenzano, e Paolo gli hanno regalato poco dopo la scomparsa dell’amata moglie Lidia nell’agosto del 2021.
"Papà ha lavorato come architetto sino alla soglia degli 80 anni. Poiper tanti anni si è preso cura della moglie Lidia, malata, e quando è morta per lui è stato un colpo - ha raccontato il figlio Vanni -. Era l’agosto del 2021 e io e mio fratello gli abbiamo regalato una tavolozza di colori a olio, spingendolo a riprendere a dipingere. Qualche disegno a carboncino, come un ritratto di mamma e uno fatto a noi due figli, li aveva fatti anni prima, ma quando ha visto i colori si è anche un po’ arrabbiato all’inizio: “Ero io che li regalavo a voi, mi state trattando come un ragazzino”, ci ha redarguiti. Poi però ha iniziato a disegnare e dipingere, si chiudeva nel suo studio a casa con la musica classica che tanto ama ad alto volume, e... ancora oggi non ha nessuna intenzione di smettere. La pittura lo aiuta a riflettere, a far emergere i suoi pensieri, tanto che non conosce orari quando arriva una ispirazione per una nuova opera. E’ capace di alzarsi dal letto in piena notte e mettersi al lavoro sul suo tecnigrafo che utilizza a mo’ di cavalletto".
La mostra personale durante la sagra
Domenica in occasione della sagra "Pröma de Macc" tra gli eventi organizzati a Calvenzano c’era anche, nel salone al primo piano dell’ex Circolo Donizetti di via Caravaggio, la personale di "PGal" - questo il nome d’arte con cui Galimberti firma le sue opere, scelto perché è un acronimo del suo nome, ma anche in onore del quartiere parigino di Piagalle dove sono emersi i principali artisti del ‘900 - con esposti oltre sessanta quadri realizzati in questi quattro anni.
"Il suo è uno stile particolare dove le forme geometriche, il rigore e la profondità tipiche del lavoro di architetto si vanno a fondere con la fantasia, l’estro e la morbidezza dei colori - ha aggiunto Vanni Galimberti -. Papà legge molto, ha una grande passione per Leonardo da Vinci, infatti in diversi suoi quadri compaiono figure tratte dal “Codice Atlantico” di Leonardo che con pazienza riproduce. I quadri esposti alla mostra per la sagra sono stati sessantasei, insieme ad un grande manifesto sul quale abbiamo riprodotto 68 altre opere che aveva realizzato come partecipazione per una festa di matrimonio".
Calvenzanesi e visitatori hanno riempito la sala del "Circulì", ammirato i quadri e si sono vivamente complimentati con l’artista che a ciascuno ha raccontato un po’ della sua storia.
"Se di notte mi viene un’idea per un quadro, mi devo alzare, scendere nello studio e metterla nero su bianco - ha raccontato -. Altrimenti c’è il rischio che, la mattina dopo, non me la ricordi più. Continuerò a coltivare questa passione per la pittura, questo è certo".
Pino Galimberti forse non si aspettava un così grande apprezzamento per le suo opere artistiche.
"Papà dipinge per passione e non ha mai venduto un quadro - ha concluso il figlio Vanni -. Siamo stati noi figli a convincerlo ad organizzare questa mostra nella sua Calvenzano".
E tutti hanno apprezzato il suo stile personale, profondo e affascinante.