Incontro di formazione

Over 65 nel mirino delle truffe: come difendersi

Il Colonnello dell'Arma Antonio Berardi, ospite della Cooperativa Pensionati Trevigliesi ha spiegato come difendersi dalle principali truffe contro gli Over 65

Over 65 nel mirino delle truffe: come difendersi
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Un incontro socio-formativo per sensibilizzare contro le truffe perpetrate ai danni degli Over 65. L'ha organizzato la Cooperativa Pensionati Trevigliesi con un relatore d'eccezione: il Colonnello dell'Arma Antonio Berardi che è stato comandante della Compagni di Treviglio.

Il Colonnello mette in guardia contro le truffe agli Over 65

Un pomeriggio di grande partecipazione e interesse quello organizzato dalla Cooperativa Pensionati Trevigliesi, che ha ospitato il primo Modulo del ciclo "Utilità e Sicurezza Sociale", dedicato a un tema di stringente attualità: "Le truffe agli over 65: come evitarle, istruzioni per l’uso". L’iniziativa, promossa dal Centro Cultura, Studi & Ricerche della Cooperativa, ha visto una nutrita e attenta partecipazione di pubblico. A introdurre i lavori è stato il presidente della Cooperativa, Antonino Lucido, che nel definire il reato della truffa agli anziani come "vigliacco e subdolo", perché rivolto ad una categoria debole di cittadini che perdono ricordi di una vita e della famiglia, ha poi ceduto la parola al relatore, il Colonnello dei carabinieri in pensione Antonio Berardi, già comandante della Compagnia carabinieri di Treviglio. Nel suo intervento, il Colonnello Berardi ha illustrato in modo chiaro e dettagliato le principali tecniche adottate dai truffatori, soffermandosi in particolare su due fenomeni in allarmante crescita: il "phishing" e la "tecnica della cauzione".
Il phishing (inglesismo tratto dalla traduzione di “pesca, in termine marinaro, a strascico”) è una truffa informatica in cui i malintenzionati si spacciano per enti affidabili - banche, Poste o persino familiari - con l’obiettivo di carpire dati sensibili o indurre la vittima a effettuare bonifici e operazioni bancarie. Spesso l’anziano, ingannato da un linguaggio credibile e da strumenti tecnologici sofisticati, finisce per fornire inconsapevolmente le proprie credenziali.

I consigli del Colonnello Antonio Berardi

Il Colonnello Berardi ha ribadito che la denuncia tempestiva e dettagliata rappresenta il primo e fondamentale strumento di difesa. È essenziale fornire alle forze dell’ordine una descrizione precisa del modus operandi, i numeri telefonici usati, eventuali messaggi ricevuti, i codici IBAN coinvolti e ogni documento utile a ricostruire la truffa. Solo così sarà possibile agire con efficacia per bloccare i fondi e avviare le indagini. La truffa della cauzione, invece, si basa sulla pressione emotiva: le vittime ricevono una telefonata da un presunto avvocato o carabiniere che le informa del coinvolgimento di un familiare in un grave incidente, per il cui rilascio viene richiesta una somma in denaro o oggetti preziosi. I truffatori operano in modo organizzato, con telefonisti e "emissari" incaricati della riscossione, utilizzando dispositivi detti "utenze circuito", simili a walkie-talkie digitali, per sfuggire alle intercettazioni. Un dettaglio inquietante riguarda la cosiddetta "regola dei 60 secondi": una volta chiusa la chiamata, la linea rimane attiva, impedendo alla vittima di contattare altre persone. In questo modo si crea un isolamento emotivo che favorisce l’inganno.
"Informazione e prevenzione sono armi fondamentali", ha ribadito Berardi, sottolineando la grande importanza sociale partecipata di momenti formativi come questo per sviluppare anche la consapevolezza tra gli over 65 e costruire una rete di protezione sociale attiva. Il pubblico ha seguito con grande attenzione le slide anche a fumetti mostrate e, al termine della relazione, ha rivolto numerose domande, a testimonianza dell’interesse e della rilevanza dell’argomento.
Ha chiuso l’incontro il presidente Antonino Lucido, ringraziando il relatore per la "piacevole, profonda e intensa" esposizione e rinnovando l’invito a partecipare ai prossimi appuntamenti culturali, in programma ogni giovedì alle 16.30 nella sede della Cooperativa in via XXV Aprile. Il Colonnello Berardi ha ricevuto apprezzamenti e strette di mano da tutti i presenti, in segno di riconoscenza per il suo importante contributo alla sicurezza della comunità, cittadini trevigliesi e non.

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