Caravaggio

Oggi si celebra l'Apparizione tra riti e festeggiamenti

Da questa mattina, domenica 26 maggio, al Santuario di Santa Maria del fonte e in città messe ed eventi

Oggi si celebra l'Apparizione tra riti e festeggiamenti
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Tutti conoscono il Santuario di Caravaggio, ma molti ignorano la storia dell’Apparizione mariana che nel 1432 diede origine al culto e all’istituzione, ormai antica di quasi sei secoli. Oggi ricco programma di festeggiamenti.

L'origine del culto

A raccontare l'origine del culto, traducendo da un antico anonimo documento in latino, è l’arciprete Don Giovanni Stroppa, in un famoso testo poi trascritto dal vescovo di Cremona Cesare Speciano, in visita al Santuario il 27 aprile 1599. Da allora è il «documento ufficiale» dell’Apparizione, e per anni è stata conservata in sacrestia a Caravaggio.

È il 26 maggio 1432, un lunedì. Appena fuori da Caravaggio, verso le 17, sulla strada per Milano, una donna chiamata Giovannetta, 32 anni, sta tornando a casa portando con sé dei fasci d’erba che lei stessa aveva appena falciato. Li avrebbe portati agli animali che allevava. Figlia di un certo Pietro de Vacchi e moglie di Francesco de Varoli, tutti la conoscevano come una donna "di specchiati costumi, religiosa e pia e di vita semplice ed onesta", ricorda l’anonimo tradotto dallo Stroppa. All’improvviso, mentre cammina assorta nei suoi pensieri, le appare "una Matrona bellissima e ammirabile, di alta statura, dal viso grazioso, e dall’aspetto venerando". La Vergine è "vestita di color viola" e il capo è "coperto di un bianco velo".
Le si para davanti, come a volerle parlare. Giovannetta, atterrita, sulle prime non crede ai suoi occhi e addirittura vuole andarsene: "Signora, mi manca il tempo perché i miei giumenti attendono queste erbe". Ma la Madonna le chiede di obbedirle e di ascoltare.
Pose la mano sulla spalla...

"Ciò dicendo pose la mano sulla spalla della Giovannetta e la fece inginocchiare - racconta l’Anonimo - soggiungendo: 'Ascolta e ricorda la mie parole. Voglio che riferisca, ovunque possa giungere la mia voce e a quelli cui non potrai direttamente, indichi per mezzo di altri'. E così, con due grosse lagrime (che Giovannetta poi disse che erano lucidissime e le parevano come gocce d’oro) aggiunse: 'Intendeva l’Altissimo mio figlio, Onnipotente, distruggere a fondo questo globo terrestre per la nequizia degli uomini che sempre nuove scelleraggini commettono e precipitano di peccato in peccato; ma io per delitti dei miseri ho innalzato preghiere allo stesso mio Figlio supplicandolo per sette anni. Per il che voglio che tu dica a tutti e a ciascuno degli uomini di digiunare a pane e acqua ogni venerdì in onore dello stesso mio Figlio e di festeggiare per mia devozione il vespero del sabato. Devono infatti dedicarmi quel pomeriggio per tanti e sì grandi beni che per me hanno ottenuto dal Figlio mio'".

Ancora spaventata, Giovannetta risponde che nessuno a Caravaggio crederà mai a quello che di lì a poco avrebbe raccontato. Ma Maria insiste.

"Alzati - disse - e non temere e riferisci ciò che ti ho comandato; e quanto dirai sarà comprovato da tali meraviglie che nessuno dubiterà della verità delle tue parole".

Ad un cenno della Vergine, dal prato sul quale si trovava cominciò infatti a sgorgare una limpida e copiosa sorgente d’acqua. La stessa Fonte che ancora oggi zampilla nei pressi del Santuario. A Caravaggio, a dispetto dei timori della giovane, la mirabile apparizione fu creduta, eccome. Ci fu chi dubitò, racconta ancora l’Anonimo tradotto da Stroppa. Ma quando lanciò un ramo secco nell’acqua, e questo miracolosamente rifiorì, anche il più incredulo in città dovette riconoscere il miracolo.

 

Santa Maria del fonte

L’intervento politico per sanare lo Scisma

"Giovannetta porta il messaggio al suo popolo; e pure ai governanti, per sollecitarli, in nome della Madonna, agli accordi e alle opere di concordia e di pace" continua il documento dell'Arciprete. E da Caravaggio arrivò ai massimi vertici politici dell’epoca: da una parte a Filippo Maria Visconti, Signore di Milano, e dall’altra al governo della Repubblica Veneta. Stroppa riporta come la storia dell’Apparizione arrivò persino all’imperatore d’Oriente Giovanni VIII Paleologo. Un personaggio fondamentale dell’epoca, a capo di un impero stretto da ogni parte da quello Ottomano. Per ragioni anche strategiche e politiche, Giovanni promosse proprio in quegli anni l’unione della Chiesa greca con quella di Roma nei Concili di Ferrara e poi di Firenze. A Firenze (1439) fu proclamata l’unione delle due Chiese e bandita una crociata contro i Turchi. Un intervento che, secondo Stroppa, fu sollecitato proprio dalla Madonna a mezzo di Giovannetta di Caravaggio.

"Giornata mondiale dei bambini"

L’anniversario dell’Apparizione si è colorato quest’anno anche dei colori e dei sorrisi della prima Giornata Mondiale dei bambini, indetta da papa Francesco e celebrata nella diocesi di Cremona al Santuario di Santa Maria del Fonte per la prima volta. Dopo la messa a loro dedicata e il pranzo, i piccoli giunti dalle parrocchie della diocesi sono stati invitati a prender parte alla preghiera davanti alla statua della Madonna, guidati dal vescovo Antonio Napolioni e da don Francesco Fontana, responsabile dell’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesano.

"Voi siete il santuario più bello - ha detto il vescovo - insegnate a tutti a guardare il mondo con occhi nuovi".

È stata poi trasmessa la voce di papa Francesco che annunciava questa prima Giornata mondiale dei bambini quindi, dopo le preghiere, ha preso la parola il vescovo, che ha invitato le bambine e i bambinia diventare costruttori di pace.

"Se per le guerre più grandi non possiamo fare niente, possiamo però portare le pace nei conflitti quotidiani - ha detto - Preghiamo Maria per questo, affinché ci metta nel cuore la pace che arriva direttamente da Dio".

Dopo la benedizione, i piccoli sono scesi al sacro fonte. Nel pomeriggio visione dello spettacolo "Viaggiando si impara" scritto e interpretato dalla compagnia "Teatro Daccapo", quindi il tradizionale momento di silenzio che precede le 17, ora dell’Apparizione e la festa finale.

Caravaggio Festa dell'Apparizione
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Caravaggio Festa dell'Apparizione

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