Ambiente e cultura

Nasce l'Itinerario cicloturistico dei Castelli della Bassa Bergamasca

Il progetto è stato presentato questo pomeriggio, giovedì 31 marzo, nella Sala del Trono di Palazzo Visconti a Brignano Gera d'Adda.

Nasce l'Itinerario cicloturistico dei Castelli della Bassa Bergamasca
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Cinquantuno chilometri di percorso ciclabile alla scoperta dei castelli della Bassa Bergamasca. E' l'itinerario cicloturistico presentato questo pomeriggio, giovedì 31 marzo, nella Sala del Trono di Palazzo Visconti a Brignano Gera d'Adda.

Un itinerario di 51 chilometri

E' stato sottoscritto da parte di 11 amministrazioni comunali e dall’ente Parco del Serio il primo protocollo d’intesa promosso dall’associazione Pianura da scoprire per la realizzazione del Parco cicloturistico della media pianura lombarda. È stato difatti completato lo studio di fattibilità per i 51 chilometri di percorso ciclabile, un percorso che rappresenta il primo tassello dei 14 percorsi che costituiscono una fitta rete di itinerari cicloturistici, ideati per scoprire attraverso la mobilità dolce un enorme patrimonio naturalistico, paesaggistico, storico, artistico e architettonico.

A spasso nella Bassa Bergamasca

Sono 53 i comuni aderenti all’associazione Pianura da scoprire che spazia su tre province (Bergamo, Cremona e Milano) mentre l’itinerario presentato denominato “I castelli della Bassa Bergamasca” (tutto bergamasco) comprende i comuni di Romano di Lombardia, Bariano, Morengo, Pagazzano, Caravaggio, Brignano Gera d’Adda, Lurano, Pognano, Spirano, Urgnano, Cologno al Serio e il Parco del Serio. Presenti tutti i sindaci e assessori delegati per la firma del protocollo che impegna reciprocamente Comuni, Parco e Pianura da scoprire a condividere le evenienze emerse dallo studio di fattibilità dell’itinerario, comprensivo delle parti da mettere in sicurezza, dei punti di posa della segnaletica informativa e della cartellonistica, nonché la realizzazione dei tracciati gpx, di una guida storico paesaggistica e infine la valorizzazione del parco cicloturistico con eventi e iniziative per cittadini e turisti.

Interventi e nuove piste ciclabili

"L’itinerario dei Castelli è un percorso ad anello lungo 51 km già tutto percorribile ma con tratti non collegati tra loro - ha commentato Alessandro Suglia, consulente tecnico del progetto - Lo studio di fattibilità è lo strumento necessario ai comuni per identificare quali saranno gli interventi necessari per creare un percorso continuo, uniforme con i livelli di sicurezza necessari per gli utenti. Il lavoro per lo studio di fattibilità ha compreso una prima fase costituita dal rilievo di circa 70 km di circuito, dove si è verificata la condizione delle strade e l’esistenza di ciclabili esistenti utili per creare un percorso continuo in sicurezza. Nella seconda fase del progetto sono stati identificati gli interventi, successivamente divisi in 28 lotti. Gli interventi più impegnativi comprendono: nuovi tratti di piste ciclabili in sede protetta per circa 6 km, la messa in sicurezza di 11 attraversamenti critici ed il ripristino di circa 2 km di sentieri sterrati. Mentre gli interventi meno complessi corrispondono ad esempio a tratti di ciclabile in sede promiscua non protetta per 5 km. L’ultima fase riguarda il progetto esecutivo della segnaletica, che prevede l’installazione di 200 cartelli dedicati".

Il più grande Parco cicloturistico della Lombardia"

"Con l’inaugurazione del primo studio di fattibilità dell’itinerario dei Castelli - ha dichiarato il progettista Albano Marcarini - prende avvio la realizzazione del più vasto Parco cicloturistico della Lombardia. Si tratta di oltre 700 km, divisi in 14 itinerari ad anello che coprono tutta la pianura a sud di Bergamo, sconfinando nel Milanese e nel Cremasco. Oltre a essere dotato di guide e segnaletica, sarà un parco “work in progress”, poiché con la collaborazione dei Comuni e con il coordinamento dell’associazione Pianura da scoprire, avrà col tempo la totalità del suo sviluppo su percorsi protetti e separati dal traffico delle auto. Si tratta di una scelta in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di riscoperta del turismo di casa nostra".

Drago: "Così valorizziamo i nostri territori"

"Grazie a Pianura da Scoprire e alla collaborazione fra comuni e realtà territoriali è possibile fare rete e dare spazio e strumenti a una nuova visione della Pianura - ha aggiunto Chiara Drago, Consigliere provinciale con delega alla pianura e alla pianificazione urbanistica - Al centro di questa visione sta la valorizzazione dei nostri territori, delle peculiarità artistiche (i castelli, i borghi fortificati) e naturalistiche (i fontanili) di cui anche la Pianura è ricca e che negli ultimi anni, proprio grazie a nuove sinergie territoriali, siamo riusciti a rendere visibili. Ora, con gli itinerari cicloturistici, che uniscono più comuni, come nel caso di questo primo studio di fattibilità, vogliamo che questa valorizzazione si sposi con una fruizione “sostenibile” delle nostre bellezze. È apprezzabile avere un’associazione come Pianura da scoprire per poter portare avanti insieme questo lavoro: una realtà che lavora con e per il nostro territorio".

La visione all'avanguardia di "Pianura da scoprire"

"Il presupposto iniziale di tutto il progetto per cui nasceva Pianura da scoprire nel 2009 era costituito proprio dalla valorizzazione del territorio della media pianura lombarda attraverso la mobilità dolce e una rete di itinerari ciclabili - ha concluso Raffaele Moriggi, presidente di Pianura da scoprire - Oggi possiamo dire che questa visione all’avanguardia sta prendendo corpo e viene avvalorata dalle tendenze turistiche attuali che vanno nella direzione di scoperta e riscoperta di un turismo lento e attento alla natura, al paesaggio, ai borghi caratteristici di cui il nostro territorio abbonda. Un ringraziamento a tutti i comuni e i partner che hanno reso fattiva questa collaborazione, che ci auguriamo prosegua altrettanto fattivamente per il prossimo futuro con il cronoprogramma relativo al completamento e messa in sicurezza non solo dell'itinerario dei castelli, ma dell'intero parco cicloturistico della Media Pianura Lombarda".

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