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Lurano, centinaia in coda a San Lino per accaparrarsi un posto come mutuati del nuovo medico

Aperte le iscrizioni alla lista dei pazienti di un nuovo dottore. E scatta l'assalto...

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Cosa succede, quando dopo due anni di pandemia  viene nominato un nuovo medico di base al servizio di un territorio con più di diecimila residenti, dei quali migliaia sono "affidati" alle cure dalla Guardia medica diurna da mesi?   Prevedibilmente, a Lurano c'è stato stamattina un vero e proprio assalto, per accaparrarsi i pochi posti da mutuati disponibili.

In coda per un posto alla mutua

Il video è stato registrato da un lettore in piazza di San Lino, dove erano convocati questa mattina gli ex pazienti assistiti dalla dottoressa Jazzetti, andata in pensione, interessati a rientrare tra i mutuati del nuovo medico, il dottor Nicholas Zerbini. Che ha preso servizio proprio oggi, lunedì 28 marzo, nell'ambito territoriale di Arcene, Brignano Gera D’Adda, Castel Rozzone, Lurano e Pagazzano.

La comunicazione di Ats Bergamo di settimana scorsa, del resto, era piuttosto chiara.  Il nuovo medico avrebbe avuto un massimale limitato di pazienti, pari a 650 persone. I luranesi assistiti finora da Jazzetti - centinaia - rimasti senza medico avevano dunque, di fronte a loro, tre scelte possibili: accaparrarsi un posto con il nuovo dottor Zerbini, oppure riuscire ad essere iscritti all'elenco dei mutuati con ambulatorio in altri paesi (la dottoressa Ambrosini di Arcene, oppure la dottoressa Cniji di Castel Rozzone, oppure un altro medico che avesse accettato di prenderli con sé, sebbene le liste siano sostanzialmente piene praticamente ovunque).

Per esprimere la scelta e, quindi, per sperare di avere un medico di base "dedicato", avrebbero dovuto presentarsi a San Lino  questa mattina, lunedì, dalle  8.30 e fino alle ore 12.30. Così, prevedibilmente,  fin dalle 8.30 di stamattina in paese si sono viste scene da "assalto ai forni".   "In assenza di una delle scelte precedenti" l'Ats aveva infatti spiegato che l'assistenza sanitaria di base sarebbe stata affidata  alla Continuità Assistenziale Diurna (CAD) di Treviglio, in viale Piave.  Una soluzione decisamente scomoda, soprattutto per i pazienti più anziani.

Mancano i medici in provincia di Bergamo

Non sono mancate le proteste da parte di molti mutuati. Sia per la lunga coda che, inevitabilmente, per la situazione piuttosto grave in cui versa ormai da mesi la rete dell'assistenza sanitaria di base nella nostra zona. Fiaccata da due anni di pandemia e dall'assenza di nuove leve tra le fila dei nuovi medici di base, sono migliaia i mutuati nella Bassa e non solo rimasti senza medico, e costretti per ogni esigenza sanitaria a rivolgersi a una rete di Continuità assistenziale decisamente sottodimensionata rispetto alle necessità di una popolazione sempre più anziana e alle prese con il colpo di coda del Covid-19.

Asst: "Non si può fare altrimenti"

Per sbrigare le pratiche - più di mille i cittadini interessati -  l’Asst Bergamo Ovest ha aperto tre sportelli “volanti” con quattro operatori, al fine di accettare tutte le pratiche di scelta del nuovo medico definitivo in modo, perlomeno, da evitare loro il viaggio fino al Presst di Treviglio. Alla fine,  tutti gli ex assistiti della dottoressa Jazzetti che si sono recati agli sportelli-volanti, sono riusciti ad avere il loro nuovo medico.

Ma perché occorre andare di persona?

Sembra piuttosto assurdo, nel 2022 e con Spid a portata di touch-screen in ogni momento, ma c'era una ragione "tecnica" che impediva di assegnare  "d'ufficio" i mutuati al nuovo medico. Essendo infatti il nuovo dottore, Zerbini, uno specializzando, e potendo ricevere soltanto 650 pazienti rispetto ai 1500 di un medico "di ruolo", l'assegnazione dev'essere effettuata di persona, come da indicazioni normative. "Lo sforzo organizzativo da parte dell’Asst Bergamo Ovest è dovuto al fatto che, nel caso di medici specializzandi, non si può utilizzare il programma di trasferimento automatico da un medico ad un altro, cosa che invece ora è possibile per un medico di base di  ruolo” spiega l'Asst in una nota, tornando su una questione che aveva già sollevato polemiche in passato.

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