Lottizzazione di via Panizzardo a Caravaggio, a che punto siamo?
Corsa contro il tempo per non perdere i due milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia.

Si dovrà attendere la fine dell’estate per sapere cosa verrà realizzato nella grande area logistica/produttiva di 230.000 mq sita in via Panizzardo, a Caravaggio. Ma il rischio, ora, è quello di perdere il finanziamento di 2 milioni di euro di Regione Lombardia.
Via Panizzardo
Il Consorzio per lo sviluppo e la valorizzazione dell’area di via Panizzardo, guidato dal presidente Paolo Viola, noto commercialista di Caravaggio, come è risaputo, ha ricevuto quattro manifestazioni di interesse entro i limiti stabiliti dall’ente e altre due successivamente. "Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio ha scelto una delle quattro imprese in base al valore della proposta, il prezzo e dopo un’attenta analisi finanziaria e patrimoniale della società proponente – ha confermato il presidente Viola – Con questa impresa, dopo avere raccolto la documentazione necessaria, ai primi di luglio, abbiamo avviato una due diligence che si concluderà nella seconda parte di agosto. Se questa prima fase si concluderà positivamente si procederà alla formalizzazione dei preliminari in caso contrario avvieremo la discussione con una delle altre cinque società che hanno presentato la manifestazione di interesse e che ora sono in stand by".
Prevista attività logistica e produttiva
Di quale impresa si tratti e quale offerta economica sia stata messa sul tavolo – ufficialmente - non è dato di sapere. "E’ una trattativa tra privati. Lo renderemo noto solo alla fine della due diligence", si difende Viola. Ma stando alle indiscrezioni che circolano si tratterebbe dell’Impresa Vitali di Cisano Bergamasco che avrebbe offerto circa 55 euro al mq cioè qualcosa come 12,5 milioni; somma che dovrebbe essere ulteriormente incrementata per alcune opere già realizzate dal Consorzio nel comparto di Caravaggio. "L’area è già dotata di energia elettrica e di alcune opere per rendere fruibile il comparto", precisa il commercialista. Ma cosa realizzerà l’impresa aggiudicatrice in via Panizzardo dove, è bene ricordarlo, il Consorzio ha già alienato circa 150 mila mq a destinazione commerciale e dove si sono già insediati Mc Donalds, Lidl e alcune catene di abbigliamento? "La destinazione prevista dagli strumenti urbanistici è chiara: parla di attività logistica o produttiva. Chi e cosa si farà lo sapremo solo al termine delle due diligence", spiega Viola.
A rischio il contributo della Regione
Ma il nodo è quello relativo al contributo regionale: sull'area di via Panizzardo, parte della quale è di proprietà del Comune, c’è anche un contributo determinante di Regione Lombardia, da due milioni di euro, che stando ad alcune indiscrezioni potrebbe evaporare, se non si firmerà un accordo di programma entro fine settembre. E con una verifica dell’attività di approfondimento di dati e informazioni ancora in corso, tra il Consorzio e l’impresa individuata il rischio potrebbe essere alto. Molto alto. "Non mi risulta vi sia questa scadenza", ha detto il presidente del Consorzio. Ma anche dal Comune trapelerebbe una certa preoccupazione.
Il sindaco: "Chi farà i lavori?"
«Il contributo di Regione Lombardia è essenziale per far partire gli investimenti che erano bloccati da anni anche per l’aumento dei costi delle materie prime e più in generale delle opere infrastrutturali – precisa il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini (il Comune è socio del Consorzio con una quota di circa il 10%) - Questo contributo per il Comune è fondamentale per realizzare tutto quanto serve in fatto di strade, fognature, acquedotto o sottoservizi. La Regione, prima di sottoscrivere l’accordo di programma e mettere a disposizione i 2 milioni, chiede di sapere entro settembre chi entrerà nell’area di via Panizzardo e cosa intende fare. E una volta sottoscritto l’accordo di programma il cantiere dovrà essere aperto entro due anni. Anche noi siamo interessati a capire chi entrerà e cosa farà, prima di portare il progetto in Consiglio comunale. La destinazione urbanistica è chiara: o piccola/media logistica o zona produttiva ma ad esclusione della metalmeccanica pesante o della chimica».
Però visti i tempi che si stanno allungando e il rischio di perdere un contributo così rilevante, forse, anche il Comune potrebbe capire meglio come sta procedendo questa due diligence, dato che le manifestazioni di interesse erano state recapitate al Consorzio a marzo…