Morengo

Logistica a Morengo, il confronto durante la serata pubblica organizzata dagli Scout

L'operazione che potrebbe portare in paese una logistica al centro del dibattito: Legambiente, Caritas e Scout contrari all'insediamento

Logistica a Morengo, il confronto durante la serata pubblica organizzata dagli Scout
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Del probabile arrivo di una logistica in paese si è parlato lo scorso 13 gennaio in un incontro pubblico organizzato da Scout, Acli, Legambiente e Caritas.

La serata del 13 gennaio

La serata di dialogo organizzata dal gruppo Scout morenghese ha dato indicazioni chiare di quelle che potrebbero essere secondo i relatori intervenuti le conseguenze per Morengo in caso di una logistica dell'ambito di trasformazione dell'ex Maggiolina. Tra gli interventi anche il sindaco Amilcare Signorelli e il suo vice Giorgio Facchetti, che hanno fatto alcune precisazioni e risposto alle (poco) velate critiche nei loro confronti. La serata si è aperta con il moderatore Davide Finazzi a introdurre gli ospiti e gli enti sostenitori dell’incontro: Acli, Legambiente, Caritas e l’Agesci di Cologno 1. Il primo a prendere la parola è stato poi Pierluigi Maffioletti, referente degli scout morenghesi nonché fondatore del gruppo e primo promotore dell’incontro, che ha esordito ricordando i valori di partecipazione attiva e responsabile degli scout alla gestione del bene comune.

"L'impatto ambientale delle logistiche"

"Qualcuno ha ritenuto di dire che usiamo i nostri ragazzi per dire o fare delle cose, ma questo non è vero" ha dichiarato in apertura Maffioletti, prima di snocciolare alcuni articoli e dati sulla questione delle logistiche nel Nord Italia.

Già l’Internazionale nel 2021 scriveva del “disastro” delle logistiche nella Bassa, e il giornalista Michele Serra ha approfondito come in Veneto ci siano attualmente 11mila capannoni abbandonati, che rimangono come gusci vuoti in mezzo alla pianura. Per farsi un’idea, in Veneto c’è un capannone ogni 50 abitanti, e un medico di base ogni 1200. Questo perché la mentalità alla base è quella di un “do ut des”: “Io ti voto in cambio di evasione, abusivismo e della possibilità di costruire i miei capannoni”, poi a morire, però, è l’ambiente, tanto che si parla di “progresso scorsoio”, che più accelera e più stringe alla gola. Quando cambierà questo modello di sviluppo? Abbiamo chiesto all’Amministrazione di indire un’assemblea pubblica, ma ci è stato detto che non c’erano elementi a sufficienza per farlo.

 

Legambiente e Caritas con gli Scout

Successivamente, nel corso della serata hanno preso la parola i rappresentanti di Legambiente Olivo Campana (Urgnano) e Paolo Falbo (Cividate), che hanno esaminato altri dati relativi agli insediamenti logistici sul territorio, e Dario Busetti, in rappresentanza della Caritas e in qualità di ex coordinatore del consiglio italiano rifugiati per la provincia di Bergamo, il quale si è invece soffermato sulle conseguenze sociali degli insediamenti logistici, che attirano manodopera non qualificata e spesso sottopagata, generalmente di origini pakistane, offrendo quindi opportunità di lavoro che non collimano con quelle che sono le vocazioni lavorative del territorio in cui si insediano.

L'Amministrazione respinge le accuse

Nella parte conclusiva dell’incontro ha preso invece la parola il vicesindaco Facchetti, che ha tenuto a precisare alcune questioni:

Giorgio Facchetti, vicesindaco di Morengo

L’area dell’ex Maggiolina, nonostante la vediamo verde oggi, non è agricola, bensì edificabile e urbanizzabile fin dal lontano 2009: per questo non stiamo parlando in termini tecnici di consumo di suolo. Condivido quanto è stato detto sulle logistiche e il loro impatto, ma non possiamo essere ipocriti: i bilanci comunali si basano sugli oneri di urbanizzazione, e finché sarà così gli enti non potranno far altro che accettare questi interventi. Morengo questa sera è stata messa al banco degli imputati, ma non può far altro che considerare la legittima volontà del proprietario, che ha tutto il diritto e l’interesse di valorizzare il proprio investimento, e può farlo alla luce del piano redatto nel 2009. Ciò che possiamo fare oggi è ridurre al minimo l’impatto dell’insediamento e aumentare al massimo i benefici per la comunità, ed è ciò che ci impegneremo a fare

Una posizione sostanzialmente ribadita e confermata anche dal sindaco Signorelli, che ha ricordato anche la correttezza dell’operatore, che ha richiesto la Valutazione Ambientale Strategica per insediarsi nella massima trasparenza e che ha già accolto i primi rilievi ricevuti, riducendo in dimensioni e altezza il proprio progetto.

I cittadini saranno informati, ci sono passaggi burocratici tesi a garantire ciò – assicura Signorelli – Questo è un incontro e non un’assemblea: è vero che non abbiamo voluto fare un’assemblea, ma all’incontro siamo sempre stati aperti. Io stesso l’ho proposto agli Scout sin da subito, invitandoli a venire in Comune per parlare del tema, anche se in questo momento non abbiamo ancora un progetto definito.

Un’affermazione, quest'ultima, smentita però in conclusione da Maffioletti, che ha comunque dichiarato come il dialogo continui e la possibilità di discutere persista, così come i vincoli cui il Comune deve attenersi.

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