L'inno del coro della Bassa che nacque da un incontro con Papa Francesco
A portare il suo ricordo di Jorge Bergoglio, Papa Francesco, è il giovane Nicolas Tonoli, 23 anni, di Fornovo

«La morte di Papa Francesco è stato un colpo al cuore, per me era una persona importante, un pochino lo sentivo come un... nonno. Ed è stato una figura importante anche per la comunità di Fornovo San Giovanni».
A portare il suo ricordo di Jorge Bergoglio, Papa Francesco, è il giovane Nicolas Tonoli, 23 anni, di Fornovo, compositore e corista che ha fondato l’«Ensemble Vox Cordis» e ha scritto, a quattro mani con il maestro Roberto Bacchini, l’inno «Abbiate coraggio», dedicato, ma soprattutto ispirato, alle parole del Pontefice. «Tutto è iniziato durante il periodo del Covid-19 - ha ricordato - Mi aveva colpito molto la figura del Santo Padre da solo in piazza San Pietro a portare la sua benedizione al mondo intero. Insieme al maestro Bacchini abbiamo voluto scrivere un inno, un canto universale ispirandoci alle sue parole».
Dall'inno alla nascita del coro Ensemble Vox Cordis
La composizione dell’inno ha portato anche alla formazione della corale «Ensemble Vox Cordis» che a marzo 2022 ha celebrato l’anno di attività con un pellegrinaggio a Roma.
«Era previsto un incontro con il Pontefice durante le udienze del mercoledì, ma poi non c’è stato per un disguido comunicativo - ha aggiunto Nicolas - Il Santo Padre, però, ci ha voluto incontrare personalmente e l’occasione è stata la domenica, dopo l’Angelus, in piazza San Pietro, a Casa Santa Marta. Per tutto il nostro gruppo di coristi e accompagnatori è stata una forte emozione. Abbiamo scoperto la grande umanità del Papa tanto che, prima di congedarci, è stato lui a chiedere: “Facciamo una foto tutti insieme?”. La sua stretta di mano e il suo abbraccio è tra i ricordi più cari che terrò nel mio cuore».
Tonoli, nel corso della sua attività coristica e autorale, ha frequentato anche negli anni successivi il Vaticano.
«Ho incontrato diverse volte il Santo Padre e sono riuscito anche a parlare con lui di cose mie personali - ha proseguito Tonoli - Mi restano tre cose bellissime del nostro rapporto: in primo luogo l’abbraccio che ci siamo scambiati a novembre 2024 durante l’incontro dopo la messa per 300 coristi di tutta Italia. Poi quando ha inviato, nello stesso periodo, una lettera di saluto alla comunità di Fornovo e ha ricordato la mia nonna, che era malata, scrivendomi che avrebbe pregato per lei. Infine durante un incontro privato quando mi ha detto: “Io non sono nessuno per giudicare. Io sono come un padre e ti sprono ad andare avanti e ad essere sempre te stesso”. Quella frase mi ha dato tantissimo coraggio e voglia di proseguire nel mio cammino».