Le ruspe di Respedil, da Morengo in Romagna per aiutare gli alluvionati
La nota impresa edile morenghese in prima linea per dare una mano
Da Morengo a Ravenna: anche la Respedil di Giuseppe Recanati è in Emilia Romagna per aiutare gli alluvionati. A raccontare la generosa iniziativa è stato lo stesso imprenditore morenghese, che sabato scorso ha inviato nel capoluogo romagnolo mezzi e operai per aiutare a pompare l’acqua, arrivata all’interno di alcuni capannoni fino all’altezza di un metro e 80.
Da Morengo alla Romagna
«La nostra azienda lavora stabilmente con l’azienda "regina" dei mosaici di Ravenna, con incarichi e commesse in tutto il mondo – ha raccontato Recanati – Per questo quando ho saputo della situazione a Ravenna non ci ho pensato due volte e mi sono mobilitato: abbiamo preso le nostre pompe e i nostri uomini, più alcune pompe messe a disposizione da aziende con cui collaboriamo e altre che abbiamo noleggiato noi stessi, e siamo partiti».
Giunti sul posto, gli uomini della Respedil hanno preso visione della situazione e, con i loro mezzi capaci di pompare fino a mille litri al secondo, hanno aiutato e stanno ancora lavorando al drenaggio dell’acqua da alcuni capannoni industriali dei loro partner.
Classe ‘48, Giuseppe Recanati lavora nell’edilizia dal ‘62, prima come stuccatore, poi come operaio e manovale, prima di fondare la propria azienda, la Respedil, che ora conta alle proprie dipendenze circa duecento artigiani specializzati e tre capannoni tra Morengo e Bariano.
La generosità dei bergamaschi
«Siamo un’impresa bergamasca, e credo che anche in questa circostanza abbiamo dimostrato la generosità di noi bergamaschi – ha raccontato ancora Recanati – Siamo sempre pronti a dare una mano, e ancora oggi manteniamo a Ravenna una squadra di quattro uomini con i mezzi. La situazione lì purtroppo era ed è ancora piuttosto critica: abbiamo letteralmente pompato il mondo, ma ancora resta da ripulire i capannoni per capire la reale entità dei danni causati dall’esondazione».