Romano

Le Caramelle Pagliarini: tra storia, persone creatività e marketing

Sabato  è stata inaugurata, a Palazzo della Ragione a Romano la mostra dedicata all'azienda dolciaria colosso economico del Dopoguerra

Le Caramelle Pagliarini: tra storia, persone creatività e marketing
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Sabato è stata inaugurata, a Palazzo della Ragione a Romano la mostra dedicata all'azienda dolciaria colosso economico del Dopoguerra.

Storia e marketing

La storia delle caramelle Pagliarini diventa una mostra. Sabato alle 17 è stata  inaugurata, presso il Palazzo della Ragione: "Le Caramelle Pagliarini: tra creatività e marketing". Un'esposizione della raccolta di scatole e materiale pubblicitario della storica azienda romanese, di proprietà di  Salvatore Alecci. Mostra che sarà visitabile, con accesso libero e senza prenotazione, dal 18 al 26 novembre. Sempre il sabato, dopo l'inaugurazione alle 21 c'è stato una reading a cura de Glimprobabili, intitolata "Un ragazzo, un sogno, la fabbrica", ispirato proprio alla storia degli stabilimenti Pagliarini.

Le Caramelle Pagliarini

Più che un’azienda, quella della Pagliarini è un’istituzione per la città, per la quale ha costituito uno dei polmoni occupazionali ed economici più importanti del Dopoguerra oltre che una vetrina mondiale, nel campo dolciario, che fino alla chiusura ha reso Romano famosa in tutto il mondo. La storia della "Pagliarini" prende avvio nel 1896, quando il fondatore Carlo Pagliarini, al posto di intraprendere la carriera militare come il fratello si inventò una fabbrica di citrato effervescente. Con lo scorrere degli anni la ditta si specializza nella produzione di dolciumi, che hanno un successo nazionale e sovranazionale, tanto che iniziano a esportare persino in Eritrea e in Libia. Alla morte di Carlo avvenuta nel 1941 succedono i tre figli, Giulio, Enrico e Vittorio che continuano l’ambizioso progetto del padre, che nemmeno la seconda guerra mondiale arresta, anzi diventa un’importante occasione per rifornire l’esercito di caramelle vitaminiche. Sono però gli anni Sessanta gli anni della svolta: l’azienda sfrutta il "boom" per introdurre innovazioni quali la produzione di chewing gum e caramelle "Mou". E proprio in questi anni che vedono il ritiro del figlio Vittorio e la divisione dell’azienda tra i due figli rimasti. E fu proprio il figlio Giulio che riuscì a portare all’apice la sua azienda rinomata in tutto il mondo, con la dipendenza di 900 persone e una produzione di caramelle giornaliera di quasi centocinquanta quintali.

I resti dell'azienda

Oggi in città, di questo glorioso passato non restano che alcuni rimasugli dell’impianto industriale in zona Armonia e la storia, che la mostra aperta sabato ha voluto tramandare alle giovani generazioni di romanesi.

"Siamo davvero felici e orgogliosi di quanti hanno partecipato.- ha detto il sindaco Sebastian Nicoli presente all'inaugurazione - Sicuramente nei prossimi giorni saranno ancora in tanti a venire al Palazzo della Ragione per visitare questa esposizione, che racconta un pezzo della nostra storia. Ringraziamo il dottor Alecci, Marina Cometti e Marco Maltempi come curatori e allestitori della mostra, Dolciaria Finazzi che ha donato le caramelle, Gl-improbabili per la reading e appunto i numerosi visitatori".

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