Treviglio

Lavori di ammodernamento, chiude la Radioterapia dell'ospedale di Treviglio

Previste opere per 2,5 milioni di euro: il nuovo macchinario sarà molto più all'avanguardia. Il reparto riaprirà a settembre 2024

Lavori di ammodernamento, chiude la Radioterapia dell'ospedale di Treviglio
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Lunedì 6 Maggio 2024, inizieranno i lavori per la sostituzione dell’Acceleratore Lineare presente nella Struttura di Radioterapia dell'ospedale di Treviglio, con un’apparecchiatura di ultimissima generazione, con conseguente sospensione delle attività.

La Radioterapia chiude temporaneamente

Il macchinario finora in funzione per la Radioterapia, indispensabile per le cure dei pazienti oncologici, è datato (ha 17 anni) e, nonostante sia sicuro ed efficiente, è spesso soggetto a fermi-macchina per guasti, manutenzioni programmate, sostituzione pezzi difficoltosi e, dunque, il suo ammodernamento non è più rinviabile. Così l’Asst Bergamo Ovest ha pertanto richiesto l’acquisto di un nuovo acceleratore, grazie ai fondi di investimento Pnrr che permetteranno un rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e cure sempre più performanti e al passo con i miglioramenti fatti dalla medicina moderna.

Una convenzione per trasferire i pazienti

Per i pazienti sottoposti a trattamenti di Radioterapia, al fine di mantenere la continuità e gli elevati standard di cura e riducendo al massimo i possibili disagi dovuti alla sospensione e alla necessaria ricollocazione, l’Asst si è già curata di stipulare alcune convenzioni ad hoc per l’invio in altre strutture del territorio, cercando di destinarli verso l’Unità di Radioterapia più prossima al proprio domicilio, previa discussione con tutti i professionisti dell’équipe multidisciplinare. Il Reparto di Treviglio non chiuderà completamente: il personale medico ed infermieristico sarà sempre presente e proseguirà l’attività ambulatoriale con le prime visite, col follow-up, le consulenze e le urgenze non differibili. Le terapie a Treviglio riprenderanno, indicativamente, a fine settembre.

Lavori per 2,5 milioni di euro

“Vista l’importanza dei lavori necessari per la sostituzione dell’Acceleratore Lineare – spiega il direttore sanitario Antonio Manfredi - il fermo macchina si rende assolutamente necessario per aggiornare e migliorare la tecnologia del servizio. Parliamo di un macchinario per la radioterapia all’avanguardia (il costo stimato per i lavori è di circa 2,5 milioni di euro, ndr) con prestazioni elevatissime, che consentirà di ottenere risultati migliori e con minori sedute rispetto alla vecchia apparecchiatura ora in dismissione, ottimizzando quindi l’efficienza dei percorsi di cura. Questo ci consentirà di accelerare e di incrementare ulteriormente i servizi per la cittadinanza. Tutti i pazienti ancora in terapia discuteranno con i professionisti la miglior allocazione possibile, solitamente più prossima al domicilio e saranno presi in carico dai Dirigenti Medici della Radioterapia scelta, con adeguato passaggio di consegne”.

Un nuovo macchinario all'avanguardia

“La nuova apparecchiatura – prosegue Agostina De Stefani, Direttore della SC di Radioterapia – consentirà, una volta a regime, di implementare i trattamenti di radioterapia offerti. Quello acquistato è, infatti, un acceleratore lineare più performante rispetto all’attuale, dotato di un collimatore multilamellare a 160 lamelle più innovativo che permetterà sedute di trattamento più veloci. Una volta sostituito il macchinario, saranno, pertanto, incrementati i trattamenti ad intensità modulata (IMRT e Vmat) ed i trattamenti stereotassici, che prevedono l’utilizzo di alte dosi di radiazioni ionizzanti direttamente sulla massa tumorale di piccole dimensioni, con poche sedute di trattamento e precisione millimetrica, risparmiando il più possibile gli organi sani e riducendo al minimo gli effetti collaterali”.

La nuova apparecchiatura sarà corredata da un avanzato sistema di “surface guided radiotherapy”, che consente un adeguato posizionamento del paziente sul lettino, monitorandone costantemente la posizione durante il trattamento; inoltre il sistema è in grado di analizzare la respirazione del paziente, risparmiando la dose diretta verso al cuore.

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