La minoranza protesta per lo slittamento dell’inaugurazione della scuola primaria
Conscio dei ritardi, il sindaco pieranichese afferma che "manca poco"
"L’Amministrazione guidata da Valter Raimondi è ormai allo stremo". Lo pensa la minoranza "Pieranica per Pieranica" che protesta contro lo slittamento dell’inaugurazione della nuova scuola primaria.
Il comunicato della minoranza
Nelle scorse settimane, l’Amministrazione ha dovuto rimandare il trasloco nella nuova primaria di via don Dominoni, fatto che ha scatenato le polemiche della minoranza.
"Il nostro sindaco ama fare gli scherzi a noi cittadini - si legge in un comunicato divulgato per l’occasione - Ci aveva promesso l’inaugurazione della nuova scuola a settembre e invece niente. Appreso il tutto tra giornali e dichiarazioni spontanee dello stesso Raimondi nelle vie e nelle botteghe, abbiamo scoperto che, oltre al Covid, anche la burocrazia ha colpito le tempistiche e iniziamo a sospettare siano tutte scuse di un’Amministrazione ormai allo stremo. La scuola insomma li ha spossati. Verso fine settembre Pieranica ha scoperto che alla scuola mancavano i giusti allacciamenti, e chi chiedeva spiegazioni al sindaco del ritardo ecco che la pazienza svaniva. Sotto pressione? Chissà. Sta di fatto che il sindaco è al servizio dei cittadini e non il contrario. Gli spot elettorali vanno bene, l’aver costruito la scuola anche, magari, e siccome i cittadini la pagheranno nei prossimi 20 anni, hanno anche tutto il diritto di chiedere informazioni".
La risposta dell'Amministrazione
Non è tardata la replica del primo cittadino, che riconosce intoppi e ritardi ma rivendica l’impegno profuso per rendere possibile al più presto l’operatività della nuova scuola.
"Ai cittadini che chiedono risposte le abbiamo sempre date - ha replicato Raimondi - Siamo sotto pressione, è vero, perché avevamo delle date che non abbiamo potuto rispettare. Il problema energetico ci ha tolto del tempo ma stiamo lavorando pancia a terra per risolvere al 100%. Non dico date per scaramanzia, ma ci siamo quasi".