Spino

La Festa della Liberazione a Spino d'Adda

L'assessore Marco Gobbo: "verrà scoperto il nome di Pier Giorgio Bruschi sulla lapide delle vittime dell’Eccidio di Spino d’Adda"

La Festa della Liberazione a Spino d'Adda
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Per il 77° anniversario della Liberazione, il Comune di Spino d'Adda ha organizzato una cerimonia durante la quale Piergiorgio Bruschi sarà riconosciuto come l'undicesima vittima della strage nazista consumatasi in paese il 27 aprile 1945.

Il programma

Si comincia alle 9, con la celebrazione della messa in ricordo dei caduti nella parrocchiale del paese. Alle 10, nella piazza del Comune si terrà il cerimoniale con alzabandiera, posa della corona e riconoscimento ufficiale di Piergiorgio Bruschi come vittima dell'eccidio di Spino d'Adda. Alle 10.30 il corteo dei partecipanti si dirigerà verso il cimitero dove sarà posata una corona alla cappella dei caduti.

"Il 25 Aprile quest’anno assumerà un significato speciale a Spino d’Adda - ha spiegato l'assessore alla Cultura Marco Gobbo - Si partirà con la messa nella chiesa parrocchiale per proseguire con il cerimoniale in piazza XXV aprile, al quale parteciperanno attivamente numerosi bambini e ragazzi delle scuole del paese perché mai come oggi, visto il quadro drammatico degli eventi che stanno scuotendo l’Europa Orientale, è necessario sensibilizzare i più giovani su queste tematiche.

L'undicesima vittima dell'eccidio di Spino

Come detto, le commemorazioni del 25 aprile quest'anno saranno contraddistinte dall'aggiunta di un nome sulla lapide delle vittime dell'eccidio di Spino d'Adda, consumatosi il 27 aprile 1945 per mano dei nazisti. Durante la strage, dieci spinesi persero la vita, e due mesi dopo morì anche il neonato Piergiorgio Bruschi, che quel giorno era in braccio alla madre, quando un soldato nazista la spintonò, facendolo cadere e sbattere il capo.

"Al termine del cerimoniale e prima del corteo per il cimitero, verrà scoperto il nome di Pier Giorgio Bruschi sulla lapide delle vittime dell’eccidio di Spino d’Adda - ha proseguito Gobbo - Pier Giorgio aveva solo due mesi quando, in quel drammatico 27 aprile 1945, i tedeschi irruppero in casa per prelevare e fucilare Mario Bruschi, suo padre. La colluttazione tra i soldati tedeschi e la famiglia Bruschi fece cadere dalle braccia materne il piccolo Pier Giorgio, che batté violentemente la testa. Morì nel luglio successivo, all’età di cinque mesi, in seguito ai traumi riportati. L’Amministrazione comunale è d’accordo nell’inserire il nome del piccolo Pier Giorgio tra le vittime dell’eccidio di Spino d’Adda.

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