Treviglio

La farnia secolare verrà risparmiata, in programma solo una potatura mirata

Nei giorni scorsi c’era stata una mobilitazione per chiedere che la storica pianta di Castel Cerreto non venisse abbattuta

La farnia secolare verrà risparmiata, in programma solo una potatura mirata
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La farnia di oltre 220 anni della grotta di Lourdes di Castel Cerreto (frazione di Treviglio) non verrà abbattuta. Lo ha fatto sapere l’Amministrazione comunale, che ha tenuto a precisare che "l’albero in oggetto è stato periziato nell’ambito dello studio del verde attualmente in corso" e che "la perizia ha evidenziato la sola necessità di una potatura mirata".

Farnia secolare

Malgrado il processo degenerativo che ha colpito la base del suo fusto quindi, l’ultima delle quattro grandi querce secolari del "Bosco del castagno" rimasta in vita verrà risparmiata. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è stato Alessandro Iocco, sceso in campo in prima persona per provare a strapparla dal triste destino che, non più tardi di inizio settembre, era stato riservato ai due tigli centenari posti all’ingresso di via Probi Contadini. Per scongiurare l’ennesimo abbattimento infatti, lo scorso 25 settembre Iocco aveva inviato una mail certificata all’Amministrazione comunale richiedendole "in via formale e preventiva una perizia strumentale sulla farnia" e sottolineando "l’importanza di rendere pubblico l’esito della perizia prima di procedere con qualsiasi ulteriore operazione".

La farnia secolare

Le lettere per salvare la farnia

In attesa di una risposta però, Iocco non è rimasto con le mani in mani e mediante il suo blog "La gatta trevigliese" ha avviato un’opera di sensibilizzazione della cittadinanza, culminata nell’installazione di una bacheca nel bosco e nell’invito ad affiggere su di essa una preghiera per la farnia malata. Nel giro di pochi giorni, decine di disegni e di messaggi anonimi dalla calligrafia fanciullesca sono comparsi sul pannello, a testimonianza di come la salute dell’albero non stesse a cuore soltanto a Iocco, autore ovviamente della prima preghiera affissa. In essa si leggeva: "Cara farnia, ogni giorno dai ossigeno a più di quattro persone, con il tuo fogliame e le tue radici attenui la forza della pioggia ed eviti le frane. Eppure, oggi sei malata e dopo più di 200 anni rischi di essere abbattuta perché l’uomo non ti ha curata".

Le lettere con cui è stato chiesto di salvare la farnia

"Un pezzo di storia è falso"

Alle parole di Alessandro, hanno fatto subito eco quelle contenute in tutti gli altri biglietti, tra i quali vi era anche quello arrecante la scritta: "Quanto gradirei che tu possa essere curata e che ti possa ristabilire presto. Lascerò una preghiera alla Madonna di Lourdes, che tu hai rinfrescato con le tue fronde fin da quando fosti posta dai nostri avi in alto nella grotta. Lo so che hai circa 220 anni, ma so che esistono anche alberi più vecchi di te". Una tale mobilitazione popolare, unita al tempestivo riscontro da parte degli amministratori trevigliesi, ha finito per riempire di orgoglio lo stesso Iocco, che alla notizia dello scongiurato abbattimento della quercia ha trattenuto a stento le lacrime. "Non posso e non voglio trattenere la felicità che provo in questo momento – ha affermato con gli occhi ricolmi di soddisfazione – Era importante salvare la nostra farnia per evitare che un altro pezzo di storia ci venisse portato via dal fallimento umano. Questa volta la stoltezza non ha avuto vittoria facile e la farnia ha avuto la meglio, facendo breccia soprattutto nel cuore dei tanti bambini che hanno voluto lasciare un pensiero sulla nostra bacheca. Questo dimostra che c’è ancora un barlume di speranza per il futuro del nostro patrimonio arboreo".

Lo screening dell'Amministrazione

Un patrimonio che, per essere tutelato appieno, ha bisogno di uno screening costante e approfondito che da alcuni mesi l’Amministrazione sta provando a mettere in pratica attraverso l’istituzione di un’anagrafe digitale del verde pubblico.

"La qualità della vita di una città è direttamente legata alla qualità del suo verde – aveva dichiarato alla stampa l’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano qualche settimana fa – Per curarlo al meglio, abbiamo deciso di fare un salto di qualità con una piattaforma informatica, attraverso la quale potremo avere in tempo reale lo stato di salute di ogni singolo albero. Una necessità questa, sorta dopo che il cambiamento climatico ha creato delle criticità".

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