Treviglio

Invecchiare bene si può: ecco come gestire le emozioni nella terza età

Di questo si è parlato in un incontro promosso dall'associazione Famiglia InForma affidato a Nicole Adami ed Elisa Reali, psicologhe e psicoterapeute

Invecchiare bene si può: ecco come gestire le emozioni nella terza età
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Invecchiare può far paura, può scatenare emozioni forti e a volte contrastanti, ma il passare del tempo è inevitabile e ognuno lo affronta a modo suo. Ci sono, però, degli accorgimenti che rendono più semplice destreggiarsi tra le mille emozioni della terza età e raggiungere l'agognato risultato: invecchiare bene e serenamente.

Le emozioni nella terza età

Di questo e di molto altro si è parlato, mercoledì pomeriggio, in un incontro promosso dall'associazione Famiglia InForma e patrocinato dall'Assessorato ai servizi sociali del Comune di Treviglio, affidato alle dottoresse Nicole Adami ed Elisa Reali, entrambe psicologhe e
psicoterapeute.

Ad aprire i lavori, al Secatoi (nella sede della cooperativa anziani e pensionati) è stata la vicesindaco Pinuccia Prandina che ha poi lasciato la parola alle professionista che hanno affrontato il tema delle emozioni nella terza età partendo dalle risorse che, questo momento della vita, offre.

"La terza età ha sempre dato l’idea di decadenza, ma è anche la fase in cui si ha sempre qualcosa da offrire ed è importante averne la consapevolezza - ha spiegato Adami - Gli anni non hanno valore perché ognuno invecchia a modo suo. Ciascuno di noi nasce con una genetica diversa, ma i geni però non sono abbastanza per renderci unici. La nostra storia di vita e l’ambiente in cui noi viviamo ci permettono di differenziarci tra gli altri. Bisogna uscire dalla logica dei confronti dell’età e rimanere fermi sulla propria e unica storia di vita. Perché ogni storia ha un valore".

Affrontare i cambiamenti

Ma il tempo corre e scorre e si cambia. Tanti aspetti fisici e cognitivi come la pelle, i capelli, la voce, l’altezza e l'equilibrio della propria attenzione. Per questo è importante la capacità di adattarsi e ritrovare energie nuove. La terza età porta ad una serie di declini entrando in un meccanismo mentale del “vedo tutto grigio”.

"Cambiano anche le abilità cognitive, però non sempre è un male - ha continuato Adami - Magari si fa più fatica nel ragionamento complesso, ma l’esperienza consente di trovare risorse migliori. Le emozioni migliorano con l’avanzare dell’età, secondo diversi studi. Magari a trenta o a quarant’anni si avevano preoccupazioni, ansie e paure che nella terza età vengono abbandonate perché non sono più necessarie".

Più tempo da dedicare a se stessi

Ciò non significa che non ci siano più compiti da assolvere: trovare autonomia ai figli, la capacità di passare il testimone che non vuole
dire buttare all’aria tutto quello che si è fatto o costruito nel corso del tempo, ma vuol dire educare qualcun altro a fare ciò che è stato fatto grazie alle proprie esperienze, alle proprie capacità acquisite. Un compito importante è anche l’adattamento alla pensione: ritrovare un significato o crearne uno nuovo delle proprie giornate. Un aspetto positivo è che si ha più tempo per curare le emozioni e le relazioni e per coltivare le proprie passioni.

"La cura della salute occupa tempo ed è fondamentale per mantenersi giovani - ha aggiunto - svolgendo anche attività fisica che può modificare o migliorare la qualità di vita e curare il piano alimentare".

Resta importante la cura del tempo: il tempo passa, si erode e spesso si apre il tema della morte. Parlare di morte, confrontarsi su questo tema è terapeutico e non deve essere considerato un tabù.

"La libertà interiore è una grande risorsa che porta all’insegnamento alle nuove generazioni che tutto può passare .- ha concluso - Tramandare quello che si è vissuto e quello che si è provato sono risorse preziose".

Ansia e depressione: segnali da riconoscere

Ansia e depressione possono essere due ostacoli in questa particolare fase della vita. Spesso vengono sottovalutate non solo dagli anziani ma anche dai medici.

"Come si manifesta la depressione nell’anziano? - ha esordito Elia Reali - I sintomi possono andare dall'umore negativo al ritiro sociale, dall' inappetenza all'apatia fino anche a dolori somatici e spossatezza. Anche l’ansia è un aspetto da tenere in considerazione, 10 persone su 20 soffrono di un disturbo d’ansia e possono trovare beneficio con la terapia".

Bisogna, però, fare una distinzione tra sintomi fisici come tremori, tensioni muscolari, iperattività, sudorazione eccessiva che va pari passo con la palpitazione, sintomi gastro-intestinali, scarsa salivazione e cognitivi per esempio porta ad un cambiamento del comportamento come nervosismo e irritabilità, difficoltà di concentrazione, preoccupazioni anche per le piccole cose, disturbi del sonno caratterizzato risvegli frequenti durante la notte, fobie e comportamenti ossessivo-compulsivi. Sintomi che insieme possono portare alla diagnosi di una pseudo-demenza depressiva.

Come combattere la depressione

"La risposta può essere farmacologica attraverso l’assunzione di farmaci antidepressivi o ansiolitici che non hanno nessuna interferenza con altre medicine che magari la persona anziana può assumere durante l’arco della giornata, anzi favoriscono maggior spensieratezza oppure contrastano la difficoltà nell’addormentarsi - ha spiegato -  Il secondo trattamento è la psicoterapia che utilizza metodi differenti. Alcune terapie non vanno a riprendere ricordi dell’infanzia o dell’adolescenza, invece riguarderanno il presente o le situazioni del qui ed ora. Altre terapie lavorano con i ricordi, attraverso il racconto di eventi del passato si possono riprendere risorse utilizzate per poterle utilizzare nel presente.  Un altro trattamento è la riabilitazione cognitiva: sono incontri con esercizi mirati per stimolare l’attenzione, la concentrazione".

Non bisogna poi dimenticare il potere rappresentato dal gruppo: "è terapeutico perché permette di andare oltre l’isolamento e il ritiro sociale, favorisce la condivisione e soprattutto combatte la noia che consente di tornare a casa con qualcosa in più da poter condividere con i propri familiari diverso dal solito", ha concluso Reali.

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