Il ricordo di Vittorio per lo zio poliziotto morto in un attentato
Il 12enne studente trevigliese a Verona per commemorare Filippo Foti, trucidato a Trento nel 1967

Una poesia per ricordare lo zio morto in un attentato terroristico. Protagonista il 12enne Vittorio Foti, studente di seconda media alla scuola "Grossi" di Treviglio.
Il ricordo di Vittorio
Lunedì 2 ottobre 2023 si è tenuta infatti a Verona la cerimonia per la reintitolazione del Compartimento della Polizia ferroviaria della città scaligera a Filippo Foti e Edoardo Martini e per l’inaugurazione del «Giardino dell’Esempio» dedicato alle donne e agli uomini della Polizia di Stato "Vittime del Dovere" che hanno subito gravi lesioni fisiche. Il brigadiere Filippo Foti, nato negli Stati Uniti nel 1916, ma originario di Reggio Calabria, e il collega, Guardia scelta, negli anni Sessanta prestavano servizio alla stazione ferroviaria di Trento.
L'attentato nel 1967

Il 30 settembre del 1967 i due agenti ricevettero una segnalazione in cui si comunicava che a bordo del treno "Alpen Express", proveniente da Innsbruck, vi era una valigia contenente una bomba. Una volta giunto il convoglio in stazione, Foti e Martini, spostarono la valigia sospetta in un luogo isolato, nei pressi dello scalo merci. Prima però che potessero allontanarsi l'ordigno esplose uccidendoli entrambi. L’attentato venne poi rivendicato dall'organizzazione terroristica "Befreiungsausschuss Südtirol", che aveva l’obiettivo di attuare la secessione dell’Alto Adige dall’Italia e l’annessione all’Austria. Nel corso della cerimonia il piccolo Vittorio Foti ha letto una toccante poesia, dal titolo «Tienimi per mano», in ricordo dello zio e del collega, che hanno sacrificato la loro vita per il bene della comunità.